Felice Orsini compie un attentato contro Napoleone III

14 gennaio 1858, 00:04

La sera del 14 gennaio l'Imperatore Napoleone III e la consorte, mentre si recano al Teatro dell'Opera a Parigi, vengono fatti segno di numerosi colpi di pistola. Una bomba polverizza la carrozza imperiale. Le Maestà rimangono illese, ma molti soldati e persone vengono uccise o ferite.

Per l'attentato sono arrestati quattro italiani. Promotore e anima del complotto risulta Felice Orsini (1819-1858), esponente mazziniano originario di Meldola (FO), ma ben conosciuto anche a Bologna, dove ha studiato legge ed è stato arrestato assieme al padre Giacomo Andrea (1788-1857), ex ufficiale napoleonico affiliato alla carboneria.

A Bologna lo ha conosciuto lo scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi (1820-1911), allora solo un timido giovane romagnolo di Forlimpopoli, che lo ricorderà come un giovane imprudente, sempre intento a parlare di politica e di cospirazioni, e lo associerà ad una delle ricette della sua famosa Scienza in cucina.

Liberato dopo l'amnistia di Pio IX, nel 1848 Orsini si è arruolato nel corpo dei Cacciatori dell'Alto Reno di Livio Zambeccari e con loro ha combattuto in Veneto contro gli Austriaci.

La vicenda del processo ai congiurati del 14 gennaio è molto seguita in città. La lettera scritta da Orsini all'imperatore a favore dell'indipendenza italiana e la difesa del celebre avvocato Jules Favre destano grande impressione.

Il ricorso è però rigettato e il patriota romagnolo, assieme al suo complice Giovanni Andrea Pieri, vengono giustiziati il 13 marzo in piazza della Roquette, davanti a un'immensa folla.

Dopo la morte, il suo ritratto e la lettera all'imperatore saranno diffusi a Bologna in migliaia di esemplari.

La "bomba all'Orsini", ripiena di chiodi e pezzi di ferro con innesco a fulminato di mercurio, sarà spesso utilizzata negli attentati anarchici del secondo Ottocento.

Approfondimenti
  • Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, pp. 147-148
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 2., p. 413-414, 417-418, vol. 3., p. 328
  • Renato Cappelli, Il processo a Felice Orsini. L'ultimo martire risorgimentale o il primo terrorista internazionale? Cesena, Il ponte vecchio, 2008
  • Michele Finelli, Felice Orsini e l'internazionalizzazione della questione italiana, in: La Romagna nel Risorgimento. Politica, società e cultura al tempo dell'Unità, a cura di Roberto Balzani, Angelo Varni, Roma-Bari, Laterza, 2012, pp. 459-471
  • Giancarlo Mazzuca, Luciano Foglietta, Sangue romagnolo. I compagni del Duce: Arpinati, Bombacci, Nanni, Bologna, Minerva, 2011, p. 25
  • Alberto e Giancarlo Mazzuca, Romagna nostra, con le fotografie di Lorenzo Capellini, Argelato, Minerva, 2019, pp. 60-61
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 99