Assalto alla caserma delle Brigate Nere a Concordia sulla Secchia

25 febbraio 1945, 12:00

“Da oggi cominceranno a funzionare sul serio i picchetti di esecuzione”. 

(F. Pagliani, 28 ottobre 1943)

Un grosso nucleo della Brigata Nera mobile "Attilio Pappalardo", scacciata in gennaio da Bologna dai comandi tedeschi perchè ritenuta troppo violenta, approda a Concordia sulla Secchia e prende stanza presso le ex scuole elementari.

Il 22 febbraio i famigerati squadristi agli ordini di Franz Pagliani, “anima nera del brigatismo fascista”, compiono un rastrellamento a tappeto attorno al paese, perquisendo ogni casa e arrestando numerose persone. Alcune di esse saranno fucilate nei giorni seguenti.

La risposta della Resistenza non si fa attendere: nella notte tra il 23 e il 24 febbraio circa duecento partigiani, guidati da Umberto Bisi (Omar), comandante della 65a Brigata Garibaldi GAP “Walter Tabacchi”, assaltano la caserma della Brigata Nera, utilizzando anche un “Panzerfaust”, arma controcarro tedesca.

Al termine dello scontro, i militi rifiutano di arrendersi e si trincerano nelle cantine. Pur non essendo un successo completo dal punto di vista militare, l’azione desta una impressione notevole.

Il giorno seguente a Concordia viene proclamato lo stato d’assedio e inizia una pesante rappresaglia, durante la quale alcune case sulla strada per Novi vengono bruciate. L’incendio di tutto il paese è scongiurato dall’intervento di don Luigi Tosatti (1887-1963), che si offre come ostaggio.

Il 25 febbraio, davanti al cimitero, sono fucilati i partigiani Realino Silvestri e Migliorino Frati della 14a Brigata Garibaldi “Remo” (Divisione “Modena” Pianura), assieme al civile Danilo Borellini. 

“Barbaramente massacrati dalle Brigate Nere, solo colpevoli di appartenere al movimento patriottico, non furono processati. Le esequie le feci clandestinamente nella Cappella del Cimitero perché proibita dagli assassini ogni cerimonia e onoranza funebre”.

(don L. Tosatti)

Approfondimenti
  • Renzo Barazzoni, Ulisse Gilioli, La liberazione dell'Emilia Romagna, Milano, Sperling & Kupfer, 1979, p. 96
  • Luciano Casali, CUMER. Il Bollettino militare del Comando unico militare Emilia Romagna, giugno 1944-aprile 1945, con la collaborazione di Dianella Gagliani, Bologna, Patron, 1997, p. 43, 268
  • Dizionario della Resistenza, a cura di Enzo Collotti, Renato Sandri e Frediano Sessi, Torino, G. Einaudi, vol. 2: Luoghi, formazioni, protagonisti, 2001, p. 42
  • Ricciotti Lazzero, Le brigate nere, Milano, Rizzoli, 1983, p. 398 sgg.
  • Fabio Emiliano Manfredi, L'uomo con la lanterna. L'avventura straordinaria di Giuseppe Tanferri, "Paride", Correggio, Roma, Wingsbert, 2014
  • Mario Pacor, Luciano Casali, Lotte sociali e guerriglia in pianura. La Resistenza a Carpi, Soliera, Novi, Campogalliano, Roma, Editori riuniti, 1972, p. 240
  • La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli, Roma, L'ancora, 2008, p. 89