Scioperi agrari in Emilia

dal 1 al 30 aprile 1907

Nelle provincie di Bologna e Ferrara scoppiano scioperi agrari molto aspri. Le rivendicazioni si basano sulla richiesta del salario a ore e non a giornata e di un orario di lavoro di 11 ore come massimo (11 ore e mezza per i bifolchi).

A Parma lo sciopero inizia il 15 maggio, sotto la guida di Alceste de Ambris. La partecipazione è impressionante: più di ventimila braccianti, appoggiati da migliaia di operai dell’industria. Gli stallieri abbandonano il bestiame, costringendo gli allevatori a un accordo favorevole ai dipendenti.

Nella Bassa i lavoratori e le lavoratrici delle risaie compiono azioni di boicottaggio per imporre una tariffa unica e l'orario stabilito dalle leghe. 

Al Convegno delle organizzazione dei paesi risicoli, che si tiene a Milano il 15 maggio, è ribadito il divieto di firmare contratti individuali o locali.

Ad Argenta (FE) i soci dell’Unione cattolica partecipano allo sciopero con gli aderenti alla Camera del Lavoro. I lavoratori ottengono, dopo una estenuante vertenza, migliorie sui patti colonici di boaria e di terziaria. 

La vittoria degli scioperi interrompe un lungo periodo in cui le richieste dei lavoratori sono state frustrate dalle dure risposte del padronato, accompagnate da gravi ritorsioni, come l'assunzione di lavoratori da altri comuni, il licenziamento dei capilega, l'accentuato impiego di macchine per ridurre il numero dei braccianti.

Al termine delle agitazioni un sentimento di sconforto riempie gli animi dei proprietari: "Ognuno di noi ha sentito calpestata la propria dignità di uomo dalla baldanza perversa, dalle manifestazioni di odio dei propri dipendenti".

Approfondimenti
  • Silvia Bianciardi, Argentina Altobelli e la buona battaglia, nuova ed. ampliata, Milano, Angeli, 2013, p. 144
  • Guido Crainz, Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne, 2. ed. con una nuova introduzione dell'autore, Roma, Donzelli, 2007, p. 141
  • In occasione dello sciopero agrario di Argenta. Memoriale dei conduttori di fondi, Ferrara, aprile 1907,
    Ferrara, Tipografia Bresciani, 1907
  • Ministero di agricoltura, industria e commercio, Direzione generale della statistica e del lavoro, Ufficio del lavoro, Le organizzazioni operaie cattoliche in Italia, Roma, Officina poligrafica italiana, 1911, p. 64
  • Enrico Serventi Longhi, Alceste De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista,
    Milano, Angeli, 2011, p. 27