Arpinati e Bonaccorsi arrestati a Lodi

13 novembre 1919, 00:00

Il 13 novembre arditi, fascisti e futuristi organizzano un comizio elettorale a Lodi al teatro Gaffurio. Tre giorni prima, nello stesso teatro, i socialisti avevano impedito al candidato fascista di parlare.

Un gruppo di “sovversivi” si mette a fischiare e lancia oggetti e suppellettili contro il palco. Gli squadristi rispondono sparando e uccidendo tre persone: Vittorio Cattaneo, Felice Sorino e Michele Terenzi.

La polizia - in seguito criticata per il mancato intervento preventivo - ferma numerosi fascisti e sequestra molte armi. Tra gli arrestati, imputati di omicidio plurimo, vi sono i bolognesi Leandro Arpinati (1892-1945) e Arconovaldo Bonaccorsi (o Bonacorsi, 1898-1962), che diverranno “stelle di prima grandezza nel firmamento squadristico” (Franzinelli).

La lunga detenzione dei fascisti sarà allietata dalla “potente voce di Bonacorsi, lo stornellatore”, che spesso si alzerà “a far udire le sue ultime composizioni”. Simili a questa, cantata dai reduci di Lodi per le vie di Milano:

Pussisti di Milano
Attenti, che diluvio
Ritornano da Lodi
I fascisti del Gaffurio

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, pp. 350-351
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 178, 191, 283