Arconovaldo Bonaccorsi “governatore” delle Baleari

26 agosto 1936, 00:00

Sotto il nome di “generale conte Rossi” (Conde Rossi) sbarca nell’isola di Maiorca lo squadrista Arconovaldo Bonaccorsi (o Bonacorsi, 1898-1962), già Segretario del Fascio di Bologna tra il 1921 e il 1922, fedele di Arpinati, ben noto in tutta l’Emilia-Romagna per la sua spregiudicatezza e i modi violenti.

È uno dei presunti assassini del giovane Anteo Zamboni, linciato a Bologna come attentatore del Duce nel 1926.

Con il grado di console della Milizia volontaria fascista (MVSN) è inviato da Mussolini a conquistare le isole Baleari, considerate basi aeree ideali per una ipotetica guerra contro la Francia.

È accompagnato, tra gli altri, da Augusto Regazzi, già fondatore e ras del Fascio di Molinella, protagonista di tutte le spedizioni punitive contro i dirigenti delle leghe socialiste, poi caduto in disgrazia presso Arpinati - che mal digeriva la sua “dittatura personale” su Molinella - e rinchiuso per qualche tempo in manicomio.

In poche settimane Bonaccorsi arruolerà 2.500 volontari e inquadrerà i più coraggiosi e violenti come Dragones de la Muerte. La conquista di Maiorca e di Ibiza - e la loro rapida “italianizzazione” - saranno accompagnate da una feroce repressione degli oppositori, con arresti e fucilazioni sommarie.

Secondo Georges Bernanos (1888-1948) saranno oltre tremila le persone assassinate dai falangisti comandati da Bonaccorsi. Ma il suo atteggiarsi a Governatore delle Baleari e la sua fama di macellaio lo renderanno inviso sia al generale Franco che a Mussolini. Nel 1937 il bolognese sarà richiamato dalla Spagna e inviato a combattere in Etiopia.

Approfondimenti
  • Georges Bernanos, I grandi cimiteri sotto la luna, traduzione di Giacinto Spagnoletti, Milano, Net, 2004, pp. 108-119
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista, 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, pp. 191-192, 256-257
  • Anna Maria Nalini Setti, Storia, fatti d’arte, costume a Bologna nella prima metà del secolo, in Futurismo in Emilia Romagna, a cura di Anna Maria Nalini, Modena, Artioli, 1990, p. 55 (aero-ritratto di Bonaccorsi, intitolato Il conte Rossi, di A. Caviglioni, collez. Babini)
  • Angelo Rambaldi, San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d’Italia. Dagli Olivetani all’Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, pp. 164-165
  • Leonardo Sciascia, Gli zii di Sicilia, Torino, Einaudi, 1972, pp. 180-181
  • Viaggio nella memoria. Testimonianze, storia e letteratura della guerra di Spagna, 1936-1939, a cura di Franco Giannantoni, Ibio Paolucci, Pietro Ramella, Milano, Associazione italiana combattenti antifascisti in Spagna, stampa 1998