Apertura della Villa Sampieri a Casalecchio

@ Parco Talon
dal 1 al 31 agosto 1816

La villa Sampieri a Casalecchio di Reno apre al pubblico con l'allestimento nel teatrino annesso del melodramma Oscar e Malvina, opera del marchese Francesco Giovanni Sampieri (1790-1863).

Fin da giovane egli ha mostrato una particolare predilezione per la musica e a soli 17 anni è stato acclamato accademico filarmonico. Allievo di don Valerio Tesei, si è poi dedicato con un certo profitto alla composizione.

E' amico intimo di Gioachino Rossini e svolge il ruolo di testimone e rappresentante permanente a Bologna della sua fortuna musicale.

Ricopre l'incarico di direttore musicale della Società del Casino ed è solito egli stesso allietare serate musicali con sonate al cembalo e al pianoforte.

Grazie alle sue capacità di direttore e organizzatore, nel circolo sono offerti spettacoli di ottimo livello. Tra i suoi meriti vi è anche la diffusione in città della musica di Beethoven.

Nel 1818 Sampieri sposerà la cugina Anna de Gregorio, nata in Spagna e già dama di corte dell'Infanta. La coppia diventerà nota per la sua eleganza e lo sfarzo delle serate organizzate nelle varie dimore della famiglia.

La villa di Casalecchio, “magnifica, deliziosa, romantica”, attorniata da un vasto parco ricco di “cose notevoli”, come il tempio a Flora, l'obelisco, la torre “dei bassi tempi”, il tempietto cinese, diventerà nei primi decenni dell'Ottocento un centro di cultura musicale e letteraria a livello europeo: Rossini e Donizetti vi dirigeranno applauditi concerti e Stendhal vi sarà più volte ospitato.

Durante i suoi soggiorni a Bologna lo scrittore amerà recarsi quasi ogni mattina a Casalecchio per fare una "passeggiata pittoresca" alle cascate del Reno e definirà il parco dei Sampieri come "il Bois de Boulogne di Bologna".

Nel 1818 la villa sarà celebrata con un libretto da "molti valenti poeti", tra i quali Dionigio Strocchi, Paolo Costa e Giovanni Marchetti.

Approfondimenti
  • Silvia Benati, Un affresco politico-sociale: la Società del Casino (1809-1823), in: Negli anni della Restaurazione, a cura di Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Museo del Risorgimento, 2000, p. 122, nota 663
  • Silvia Benati, Mondanità e musica: la Società del Casino, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 361-362  (F.G. Sampieri)
  • Umberto Beseghi, Castelli e ville bolognesi, Bologna, Tamari, 1957, pp. 102-102
  • Bologna ai tempi di Stendhal, mostra iconografica, Bologna, 13-20 maggio 1972, introduzione e catalogo di Giancarlo Roversi, in: "L'Archiginnasio", 66-68 (1971-1973), vol. 2., p. 799

  • Luigi Bortolotti, I comuni della provincia di Bologna nella storia e nell'arte, Bologna, Tip. S. Francesco, 1964, pp. 62-63
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 4., p. 21
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 303 (foto), 379, nota 102, 569, nota 15
  • Marina Calore, Gli amici di Rossini. Il marchese Francesco Sampieri, in: Momenti di storia musicale fra Italia e Polonia. Contributi al convegno nel secondo centenario della nascita di Gioacchino Rossini, Bologna, AMIS, 1993, pp. 77-98
  • Dal Reno al Panaro. Il territorio e la sua gente, Castelfranco Emilia, Edizioni del Corso, 2006, p. 263
  • Annamaria Dalmonte Polvani, Casalecchio di Reno. Percorsi e immagini della sua civiltà, Bologna, Pontenuovo, 1985, pp. 57-61
  • Vittorio Emiliani, Il furore e il silenzio. Vite di Gioachino Rossini, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 239-240

  • F.I.L.D.I.S., Cenacoli a Bologna, Bologna, L. Parma, 1988, p. 66
  • Maria Chiara Mazzi, Quattro passi nei salotti di cultura nella Bologna del primo Ottocento, Bologna, in riga edizioni, 2019, pp. 43-47
  • Elena Musiani, Circoli e salotti femminili nell'Ottocento. Le donne bolognesi tra politica e sociabilità, Bologna, CLUEB, 2003, pp. 74-75
  • Adriano Orlandini, Malibran & C.: cantanti al Comunale e dintorni, in: Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica, a cura di Jadranka Bentini e Piero Mioli, Bologna, Pendragon, 2018, pp. 78-79
  • Monica Proni, La Cronaca manoscritta di Francesco Rangone. Risvolti culturali e mondani a Bologna (1815-1830), in: “Il carrobbio”, 12 (1986), p. 279
  • Quando Stendhal si innamorò di Villa Talon, a cura di Elena Rizzo Nervo e Claudio Corticelli, in: "Nella Valli Bolognesi", 28 (2016), pp. 28-29
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 266, nota 13 (F. Sampieri)
  • Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, pp. 23-24, 32 (ill.)
  • Rossini a Bologna, note documentarie, in occasione (...), a cura di Luigi Verdi, Bologna, Patron, 2000, pp. 44-45
  • "Teatri, arti e letteratura", 8 (1830), pp. 13-15
  • Viaggio a Rossini, a cura di Luigi Ferrari, Bologna, Nuova Alfa, 1992, p. 72