Antonio Canova festeggiato in casa Martinetti

dal 1 al 30 settembre 1822

Antonio Canova (1757-1822) è in visita a Bologna nel mese di settembre. Gaetano Giordani e Francesco Tognetti, direttore e segretario, lo accompagnano nella visita all'Accademia.

Al cimitero della Certosa si congratula con lo scultore Giacomo De Maria, autore del monumento a Carlo Caprara.

Per festeggiare l'illustre ospite Cornelia Martinetti organizza tre eventi mondani nel suo “grazioso giardino”. Nelle prime due occasioni si tengono fiaccolate e balli.

La terza “adunanza”, particolarmente dedicata allo scultore veneto, vede l'esposizione in apposite sale di due sue opere: l'Ebe e la Danzatrice.

Gli ospiti accorsi sono serviti "con molta gentilezza", ma Canova appare “assai malandato di salute” e tutti sono rattristati nell'assistere alle sue “visibili sofferenze”.

Poche settimane dopo la sua partenza giungerà la notizia della morte, avvenuta a Venezia il 13 ottobre successivo.

Approfondimenti
  • Bino Bellomo, Settecento bolognese (vita e cronache), Bologna, L. Cappelli, 1936, p. 141
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 3., pp. 357-358
  • Alessandro Cervellati, Bologna aneddotica, Bologna, Tamari, 1970, p. 110
  • Giorgio Galeazzi, Le cinque visite di Antonio Canova a Bologna, in: "La Torre della Magione", 2 (2013), pp. 2-3

  • Giorgio Galeazzi, Le opere di Giacomo De Maria (1760-1838) alla luce della corrispondenza inedita trovata. Periodo napoleonico, in: "Atti e Memorie dell'Accademia Clementina. Nuova serie", 65 (2015), p. 229
  • Loris Casadio Montanari, Cornelia Rossi Martinetti. Una gentildonna lughese tra l'età napoleonica e il Risorgimento, Ravenna, D. Montanari, 2002, p. 43
  • Monica Proni, La Cronaca manoscritta di Francesco Rangone. Risvolti culturali e mondani a Bologna (1815-1830), in: “Il carrobbio”, 12 (1986), p. 283
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, p. 536