Antonio Stagni ucciso a bastonate
28 maggio 1922, 12:00
Antonio Stagni, muratore di Castello di Serravalle, volontario in un reparto d’assalto alpino nella grande guerra, è iscritto al Partito socialista.
Dopo l’avvento del fascismo non ha mai cessato di manifestare in pubblico il suo dissenso. Per poter lavorare è stato costretto a iscriversi al sindacato fascista.
Il 28 maggio, mentre si trova in un’osteria di Mercatello, viene aggredito dai fascisti Ettore Monzini e Guglielmo Fazioli. Riesce a divincolarsi, ma viene inseguito e raggiunto in località Piana, dove è ucciso a bastonate.
Gli aggressori, ben conosciuti nella zona, non verranno mai denunciati e non subiranno processi né condanne di sorta.
Approfondimenti
- Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 502
- G. A. Chiurco, Storia della rivoluzione fascista, Firenze, Vallecchi, 1929, vol. 4: Anno 1922, p. 137
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 2: La collina e la montagna. Dall'Idice al Samoggia, p. 209

Antonio Stagni
Fonte: Noi Alpini bolognesi romagnoli (www.noialpini.it)