Antolini progetta la trasformazione di Villa Caprara alle Budrie
@ Villa CapraraNel 1806 Carlo Caprara, grande scudiero di Napoleone, oberato dai debiti è costretto a cedere al demanio reale il proprio patrimonio immobiliare.
Esso comprende il sontuoso palazzo senatorio in città, che più volte ha ospitato l'Imperatore, e la grande villa di campagna alle Budrie di San Giovanni in Persiceto.
Il palazzo delle Budrie (o Praterie secondo l'antica etimologia) è un "edificio enorme, con cento e cento stanze, con mobili a migliaia a migliaia, con adiacenze principesche, e con viali arborati di sterminata lunghezza".
Fu costruito nel XVI secolo vicino all'argine del fiume Samoggia. Nel XVIII secolo venne ampiamente ristrutturato e abbellito con splendidi stucchi.
Giovanni Antonio Antolini (1753-1841), in veste di Architetto ispettore della Corona nei bolognesi palazzi Caprara, presenta un progetto per la trasformazione della grande villa suburbana in residenza napoleonica, al pari di quanto avviene con Antonio Basoli a Zola Predosa per Villa Albergati.
A differenza dell’idea di Basoli per “un impianto aperto e diffuso su di un’area molto vasta”, l’architetto di Castelbolognese prevede un’unica struttura in cui gli spazi redsidenziali e i servizi sono collegati tramite gallerie, che delimitano una vasta corte d'onore.
Il progetto non andrà in porto e la villa subirà nell’800 vari passaggi di proprietà (Bentivoglio, De Ferrari, Montpensier). Dal 1922 ospiterà il prestigioso allevamento di cavalli da trotto dei conti Orsi-Mangelli.
- Francesco Ceccarelli, Le "idee" per la villa reale di Zola nel contado bolognese e un progetto di Giovanni Antonio Antolini per il Palazzo Caprara alle Budrie, in: "RNR. Rivista napoleonica", 10 (2004) - 11 (2005), pp. 145-172
- Contro il barocco. Apprendistato a Roma e pratica dell'architettura civile in Italia 1780-1820, a cura di Angela Cipriani, Gian Paolo Consoli, Susanna Pasquali, Roma, Campisano, 2007, p. 25
- Istituzioni e cultura in età napoleonica, a cura di Elena Brambilla, Carlo Capra, Aurora Scotti, Milano, F. Angeli, 2008, p. 562
- Santa Maria delle Budrie, in: Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna ritratte e descritte, Bologna, Tipografia di San Tommaso d’Aquino, 1844, vol. 1., scheda 56
- Storia dell'architettura italiana, collana diretta da Francesco Dal Co, L'Ottocento, a cura di Amerigo Restucci, Milano, Electa, 2005, tomo 1., p. 151