Il debutto del tenore Gubellini

dal 1 gen al 31 dic 1897

Al Politeama D’Azeglio, nella Mignon di Ambroise Thomas, tratta da Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Goethe, debutta il tenore Pietro Gubellini (1876-1954), giovane di umili origini, originario del rione Pratello, dove aiuta il padre come carrozzaio.

Già conosciuto come “meraviglioso cantore di serenate”, è stato notato dall'avv. Magri, appassionato di lirica, che si è offerto di avviarlo al canto lirico, pagando i suoi studi.

Dopo i primi successi bolognesi, Gubellini avrà una carriera lirica brillantissima, con numerose tourneés anche all’estero. Tenore “dalla voce deliziosa, insinuante, carezzevole”, sarà apprezzato “per la ricchezza del suo patrimonio vocale e per la sicurezza e padronanza delle emissioni, specialmente nel registro acuto”.

Nel 1908 sarà “divo dello spettacolo” nei concerti del Palkine di Pietroburgo. Nel 1915 farà una lunga tourneé in Sudamerica assieme a Juanita Caracciolo con la Compagnia Lirica Italiana. Canterà nella Madame Butterfly a Buenos Aires e a Montevideo. A Rosario sarà al fianco di Elvira Colonnese in una Tosca memorabile.

Nel 1921 si stabilirà nuovamente a Bologna, continuando però a esibirsi in Italia e all’estero. Negli ultimi anni sopperirà al declino della sua “voce maschia e vellutata” (Sani) con la sua “enorme arte scenica”, con il fascino che lo ha sempre contraddistinto.

Nel 1938 Enzo Biagi, appena diciottenne, scriverà su Gubellini una storia a puntate su “Carlino Sera”, poi raccolta in un libro, definendolo "bravo quasi come Beniamino Gigli".

Approfondimenti
  • Enzo Biagi, Diciamoci tutto, con una intervista di Giampaolo Pansa, Milano, A. Mondadori, 1984, pp. IX-X
  • Enzo Marco Biagi, E' di scena Pietro Gubellini, Bologna, Testa, 1939
  • Mario Bianconi, Bologna minore negli aspetti di ieri, Bologna, Tamari, 1969, p. 130
  • César A. Dillon, Juan Andrés Sala, El teatro musical en en Buenos Aires: Teatro Coliseo, 1907-1937, 1961-1998, Buenos Aires, Ediciones de Arte Gaglianone, 1997, p. 167
  • Mario Fanti, Le vie di Bologna. Saggio di toponomastica storica e di storia della toponomastica urbana, Bologna, Istituto per la storia di Bologna, 1974, p. 385
  • Arrigo Lucchini, Cara Bologna, Bologna, Tamari, 1979, pp. 83-88
  • Roberta Paganelli, Juanita Caracciolo. Una breve e fulgida stella tra Puccini e Mascagni, nel 120. anniversario della nascita, Varese, Zecchini, 2008, pp. 22, 126-127
  • Sebastiano Sani, Bologna di ieri, Bologna, Zanichelli, 1922, p. 186
  • Héctor Nicolás Zinni, Rosario era un espectáculo, Rosario, Homo Sapiens Ediciones, 1996, vol. 3., p. 27