Adunanze popolari al Caffè del Teatro

16 settembre 1847, 00:04

Nel Caffè del Teatro Comunale si tengono adunanze di studenti dell'Università e dell'Accademia di Belle Arti, assieme a operai e popolani.

I principali agitatori sono Francesco Pigozzi (1815-1891) medico e giornalista di nobile famiglia e il marchese Lodovico Pietramellara (1822-1886), emissari di Livio Zambeccari (1802-1862), figlio del celebre aeronauta, compromesso politico dopo i moti del 1843 e considerato dalla polizia una sorta di Ciceruacchio dei nobili.

Il gruppo - non più di un centinaio di persone - aspira ad ottenere qualche posto di comando nella Guardia Civica e vuole spingere il governo a riforme liberali. Zambeccari è impegnato a dar vita a Bologna ad un Circolo popolare e a una corrente repubblicana.

Il 16 settembre davanti al caffè c‘è un grande assembramento e si odono grida contro l‘Austria. Intervengono la Guardia Civica e la Polizia pontificia e il caffè viene chiuso.

Pigozzi viene arrestato assieme ad altri giovani. Una volta libero, riparerà a Firenze.

Approfondimenti
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, v. 1., pp. 220-221
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 1316
  • Giovanni Natali, Corpi franchi del Quarantotto. I battaglioni dell'Alto Reno, del Basso Reno, dell'Idice, del Senio, in: “Rassegna storica del Risorgimento”, 1935, pp. 188-189
  • Un patriota del '53: Francesco Pigozzi, in "Rassegna storica del Risorgimento", 1930, pp. 97-98