Aboliti gli stemmi nobiliari e le livree
Un decreto del Senato ordina ai nobili di abbattere gli stemmi gentilizi e abolisce le livree. Entro otto giorni gli stemmi vanno tolti o cancellati, pena un’ammenda di 5 scudi.
Il provvedimento scatena vandalismi da parte del popolo. Vengono guastati e deturpati pregevoli monumenti e i ruderi rimarranno a lungo visibili in città.
Tra i monumenti presi di mira vi è la statua di San Petronio in Piazza di Porta Ravaegnana, dalla quale scompaiono gli stemmi di papa Innocenzo XI, del cardinale Pallavicini, del Comune di Bologna e dell'Arte dei Drappieri.
Ai cittadini è fatto obbligo di portare la coccarda tricolore. I giacobini, assieme a “molta plebaglia” vanno di notte con i lumi accesi per le strade della città a cantare le esequie del Senato e a lanciare ingiurie sotto le case dei senatori.
Il 2 giugno il popolo trascina per strada un catafalco di panno nero con sopra disteso un “bamboccio” travestito da senatore, con toga, parrucca e cappello triangolare.
La folla canta "Morte ai tiranni" sull'aria del De Profundis e fa la pantomima di Girolamo Legnani, ultimo confaloniere. Alla fine la bara e il fantoccio vengono bruciati con un grande falò.
- Luigi Aureli, Annali della città di Bologna dall'anno 1797 ai nostri giorni, compilati dal dottor L.A., Bologna, pe' tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, p. 15
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 48-49, 375, nota 71
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I caffè storici in Emilia-Romagna e Montefeltro, a cura di Giancarlo Roversi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1994, pp. 45-46
- Carlo Pancera, Primi intenti di una pedagogia popolare nella Bologna repubblicana e cispadana, in: I "Giacobini" nelle legazioni. Gli anni napoleonici a Bologna e Ravenna, atti (ecc.), a cura di Angelo Varni, Bologna, Costa, 1996, vol. 2., p. 285
- Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, p. 93
- Nino Samaja, Bologna giacobina, in: "L'Archiginnasio", 52 (1957), p. 114
- Daniela Schiavina, La statua di San Petronio in piazza di Porta Ravegnana, in: "La Torre della Magione", 3 (2017), pp. 2-3