Giuseppe D’Agata
Nasce a Bologna nel 1927 da una famiglia di origini molisane. Diplomato nel 1943 come computista, nel 1944 entra nella brigata partigiana Matteotti SAP con il compito di affiggere volantini e diffondere opuscoli, che invitano ad aderire al movimento di liberazione. Racconterà la sua esperienza nella Resistenza in diverse opere, per esempio ne I ragazzi del coprifuoco.
Dopo la guerra aderisce al Partito Socialista (PSIUP), studia musica e suona per un certo periodo professionalmente come batterista in una orchestrina studentesca. Nel 1947 scrive i primi racconti ispirati allo stile di Vittorini e nel 1949 ha una breve esperienza come pittore.
Nel 1952 fonda la rivista letteraria “Stile". Nel 1955 si laurea in medicina e inizia la professione, senza abbandonare la scrittura. Con il suo racconto Il tesoro di Sant’Adamo vince il premio Pozzale, mentre nel 1960 vince uno dei premi minori del “Viareggio” con il romanzo L’esercito di Scipione.
Grande appassionato di arte contemporanea, tiene una rubrica di critica su un quotidiano. Nel 1963 inizia l’attività di sceneggiatore per la RAI e scrive radiodrammi. Nel 1964 pubblica per Feltrinelli il suo romanzo più famoso, Il medico della mutua, che suscita accese polemiche e diventerà poi un celebre film con Alberto Sordi, diretto da Luigi Zampa.
Nello stesso anno lascia la libera professione e diventa medico scolastico comunale. Nel 1965 vince il premio del ventennale della Resistenza con il romanzo Bix e Bessie, uscito col nuovo titolo La cornetta d’argento. Nel 1967 lascia la professione medica e si trasferisce a Roma, dove opera come autore innovativo e ricopre la carica di segretario del Sindacato nazionale scrittori.
Nel 1971 ottiene grande successo lo sceneggiato da lui scritto per la RAI Il segno del comando, con un cast di prestigio, che comprende Ugo Pagliai, Carla Gravina e Rossella Falk. Pubblica presso Bompiani i romanzi Quattro impiccati in piazza del Popolo (1973) e Il dottore (1976).
Negli ultimi anni della sua vita torna a Bologna dove continua ad occuparsi di radio e soprattutto d’arte. Il suo sogno è una mostra della sua amata collezione, comprendente opere di Ceroli, Nanni, Sartelli, Pozzati, nella casa di via Testoni. Muore a Bologna, dopo una breve malattia, nel 2011.
Giuseppe D'Agata, Artisti & gallerie a Bologna. 90/91, Bologna, EM, 1991
Internet
Luoghi
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Casa - Via Mascarella via Mascarella, 63/2
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Casa - Via Testoni via Testoni, 5