Quelle bombe del '43
Dalla relazione di restauro del sovrintendente Alfredo Barbacci
La prima incursione aerea sul centro antico di Bologna, avvenuta il 24 luglio 1943, arrecò gravissimi danni alla basilica di San Francesco e al suo convento. Le bombe abbatterono le volte delle prime tre campate di sinistra, delle prime due di destra, una volta semplice e due doppie della nave maggiore ... Insieme caddero i pilastri e gli archi corrispondenti; inoltre una parte dei muri longitudinali, degli archi rampanti e dei contrafforti, lasciando le parti superstiti dell'edificio in precarie condizioni di stabilità. Anche nell'abside, rimasta in piedi con le relative cappelle, si aprirono ampie fenditure. Le bombe cadute sulle navi e quelle cadute sulla facciata avevano spaccato verticalmente questa, mutilato la porta sinistra e danneggiato la maggiore, scalzando le fondazioni. Il piano della facciata si era svergolato, così che le due parti in cui si era divisa non erano più complanari, ma formavano un sensibile angolo: la metà destra era rimasta verticale, mentre la sinistra strapiombava di settanta centimetri verso la piazza e di una quindicina verso settentrione ...
Il 25 settembre dello stesso 1943, durante una delle più disastrose incursioni aeree, una bomba cadde sulla nave sinistra, abbattendo un pilastro. Caddero anche gli archi e le due crociere che vi poggiavano, ma non il muro soprastante, essendosi formato un arco che lo sostenne; come era avvenuto durante il primo bombardamento per la caduta del primo pilastro della nave destra ...
- Alfredo Barbacci, Monumenti di Bologna. Distruzioni e restauri, Bologna, Cappelli, 1977, pp. 29-30