Ebrei a Bologna
Il Giorno della Memoria non è una commemorazione, ma un’occasione di promozione culturale e didattica per le nuove generazioni, perché mai più si ripetano in Italia persecuzioni contro gli ebrei, come avvenne in passato e in particolare dopo le leggi razziali del 1938.
Per lunghi secoli a Bologna gli ebrei furono considerati schiavi, chiusi nel ghetto e quindi definitivamente cacciati: il 30 dicembre 1593 sulla porta della sinagoga venne affisso un bando del vicelegato pontificio, che dava loro tre giorni di tempo per lasciare definitivamente la città. Poterono tornare all’ombra delle due torri solo nel 1796.
Dal 1938 gli ebrei bolognesi subirono le leggi razziali e dal 1943 la Shoah, nonostante l’aiuto di tanti italiani: molti di loro, compreso il rabbino Alberto Orvieto, scomparvero nelle camere a gas.
Questa bibliografia vuole essere un contributo a favore della comprensione e della tolleranza umana.
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