Enzo Biagi
Nasce nel 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, sull'Appennino bolognese. Intraprende giovanissimo la carriera di giornalista, lavorando come critico cinematografico per "Il Resto del Carlino" e "L'Assalto".
Nel 1944 non risponde alla chiamata di leva della RSI e si aggrega ai partigiani della Brigata Giustizia e Libertà Montagna. Per questa formazione redige il giornale "Patrioti", stampato a Porretta Terme e uscito per soli tre numeri. Rientra a Bologna il 21 aprile 1945 al seguito degli Alleati e ne racconta per radio la liberazione.
Nel dopoguerra fonda il settimanale "Cronache" (1945-47), prima di essere assunto al "Resto del Carlino" come inviato e critico cinematografico. Dopo una serie di memorabili reportage sull'alluvione del Polesine, nel 1951 viene allontanato dal giornale per avere aderito al manifesto di Stoccolma contro la bomba atomica.
Dal 1952 al 1960 dirige a Milano il settimanale "Epoca". Entrato alla RAI nel 1961, è direttore del Telegiornale ed è tra i promotori della seconda rete pubblica. Inizia inoltre a condurre la trasmissione Dicono di lei, basata su interviste a uomini famosi. Nel 1963 è costretto a dimettersi dalla RAI. Diviene in seguito inviato speciale del quotidiano "La Stampa" e collaboratore del "Corriere della Sera" e del settimanale "L'Europeo". In questi anni è una delle firme più richieste del giornalismo italiano.
Tra il 1971 e il 1972 è direttore del "Resto del Carlino". Richiamato in RAI nel 1968 da Ettore Bernabei, da allora firma numerosi programmi di approfondimento. Tra le sue più fortunate trasmissioni si annoverano Dicono di lei (1969), Linea diretta (1983) e soprattutto dal 1995 Il Fatto, breve intervento quotidiano su Rai 1 in prima serata.
Il programma ha grande successo, ma è anche causa di un nuovo clamoroso allontanamento dalla televisione, in contrasto con il governo in carica.
È anche scrittore prolifico, con oltre ottanta libri pubblicati e numerosi premi, tra cui il "Bancarella" per due volte, nel 1971 con Testimone del tempo e nel 1987 con Il boss è solo. Nel 1993 riceve "L'Archiginnasio d'oro", che premia i bolognesi che si sono distinti nella cultura e nelle arti. Nel 1997 riceve la Laurea ad Honorem in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna. Muore nel 2007. Nel 2008 gli viene dedicato l'Auditorium di Salaborsa.
- Testimone del tempo. Enzo Biagi: il mestiere del giornalismo, Bologna, Ala's, 1999