Giardini
Giardino Emilio Alessandrini
Realizzato all’inizio degli anni ‘80, il giardino è una tranquilla oasi dall’aspetto decisamente naturale che si estende per circa 3,5 ettari. Lunghi corridoi verdi tra i condomini conducono dagli ingressi all’ampio prato centrale, che è circondato da una cortina di alberi e, più all’esterno, da una fitta siepe. All’interno tutto suggerisce l’idea di uno spazio pensato come una rappresentazione, seppure ingentilita, dei modi e dei tempi della natura. Gli arredi, particolarmente discreti, sono collocati ai margini di un percorso erboso con pavimentazione in legno. Gli alberi, quasi tutti appartenenti a specie caducifoglie autoctone, sono disposti a gruppi in una fascia irregolare ai lati del sentiero; i più diffusi sono bagolari, pioppi bianchi, tigli, noci neri e frassini. Alcune di queste essenze arboree, insieme a tante altre in prevalenza arbustive, formano la densa siepe perimetrale che, nel tratto di confine con l’istituto religioso delle Farlottine, diventa una quinta di lauroceraso. Il giardino è dedicato al giudice (1942-1979) ucciso dai terroristi a Milano.
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- Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, a cura del Centro Villa Ghigi, Bologna, Compositori, 1996, p. 251
- Edoardo Vaccari, Un'oasi fra le case al Savena, in: "Bologna. Mensile dell'Amministrazione comunale", 6/7 (1989), p. 26