Edifici storici

Ex convento degli Agostiniani

Prima delle soppressioni napoleoniche l'edificio apparteneva ai frati agostiniani dell'attigua chiesa di San Giacomo. Gran parte di questo vasto complesso conventuale, iniziato nel XIII secolo, fu modificato agli inizi del XIX secolo; rimane lo scalone progettato da Alfonso Torreggiani nel 1752, allora decorato con statue di A. G. Piò. Dal 1805 è sede del Conservatorio di Musica "Gian Battista Martini".
Conservatorio di Bologna, ingresso

Conservatorio di Bologna, ingresso

Conservatorio di Bologna, ingresso

Conservatorio di Bologna, ingresso

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - chiostro

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - chiostro

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - chiostro

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - chiostro

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - scalone

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - scalone

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - scalone

Conservatorio di Bologna - ex convento degli Agostiniani - scalone

Conservatorio di Bologna - interno - particolare

Conservatorio di Bologna - interno - particolare

Conservatorio di Bologna - sala Bossi

Conservatorio di Bologna - sala Bossi

Conservatorio di Bologna - interno - particolare

Conservatorio di Bologna - interno - particolare

Learn more
  • Franco Bergonzoni, Il complesso conventuale di San Giacomo Maggiore, in: "Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna", n. s., XXII (1971), pp. 341-380
  • Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 159 (Conservatorio Musicale)
  • Un chiostro per la musica. Storia e attualità del Conservatorio "G.B. Martini" di Bologna dal 1804-2004, a cura di Piero Mioli, Bologna, Minerva, 2004
  • Tullia Magrini, Il Conservatorio G. B. Martini. Le istituzioni musicali nella Regione, 1, in: "Bologna incontri", 9-10 (1975), pp. 22-23