La scomparsa di Gianni Celati
A Brighton in Inghilterra, dove da tempo viveva, scompare lo scrittore Gianni Celati (1937-2022), uno dei maggiori narratori del Novecento italiano.
Nato a Sondrio da una famiglia originaria del ferrarese, si laureò a Bologna con una tesi su Joyce. Subito dopo pubblicò le prime traduzioni da Céline, Melville, Swift.
Nel 1971 apparve per Einaudi il suo romanzo d'esordio, Comiche, al quale fecero seguito Le avventure di Guizzardi (1972), La banda dei sospiri (1976) e Lunario del paradiso (1978).
Negli anni Settanta insegnò Letteratura anglo-americana all'Alma Mater, segnalandosi come punto di riferimento del nuovo corso di laurea DAMS.
Nel pieno delle occupazioni studentesche del 1977 il suo seminario su Lewis Carroll divenne “un collettivo politico, una scuola di scrittura creativa, un cineclub, un concerto rock, un set psicanalitico” (A. Cortellessa) dal quale nacque un libro a più mani, Alice disambientata, che fu pubblicato nel maggio dall'editrice L'Erba Voglio.
Ebbe come allievi alcuni dei giovani protagonisti della fervida stagione culturale e letteraria che scaturì in quel periodo, quali Pier Vittorio Tondelli, Andrea Pazienza, Enrico Palandri, Roberto Freak Antoni, che ne hanno sempre riconosciuto l'influenza.
Oltre che di scrittura, traduzione e critica letteraria, Celati si è occupato di cinema, lavorando dal 1991 come regista in collaborazione con la casa di produzione bolognese Pierrot e la Rosa.
I suoi documentari - Strada provinciale delle anime, Il mondo di Luigi Ghirri, Case sparse. Visioni di case che crollano - sono stati pubblicati in dvd nel 2011 da Fandango Libri.
- Gianni Celati, Cinema all'aperto. Tre documentari e un libro, Roma, Fandango libri, 2011
- Gianni Celati, Romanzi, cronache e racconti, a cura di Marco Belpoliti e di Nunzia Palmieri, Milano, Mondadori, 2016
- Gianni Celati, a cura di Marco Belpoliti, Marco Sironi e Anna Stefi, Macerata, Quodlibet, 2019