Bologna “zona rossa”
Dal 4 al 21 marzo l’area metropolitana di Bologna diventa “zona rossa” per l’emergenza covid e in particolare per il diffondersi di nuove varianti, più aggressive, del virus.
Nella settimana precedente nel Bolognese vi è stato un aumento preoccupante di contagi, in media 400 casi per 100 mila abitanti, ben oltre la soglia dei 250 casi prevista per l’istituzione della zona con maggiori restrizioni.
Aumentano notevolmente anche i ricoveri ospedalieri: nel weekend precedente sono stati oltre 200 in 72 ore. La situazione negli ospedali è di vera emergenza.
La Ausl è arrivata a precettare le cliniche private perché sospendano le attività di cura meno urgenti e mettano a disposizione le loro risorse. In provincia gli ospedali di Bentivoglio e Bazzano sono convertiti per il Covid.
Dal 4 marzo sono vietati gli spostamenti, anche all’interno del comune, tranne che per motivi di necessità, lavoro o salute. Sono chiuse le scuole e gli esercizi commerciali, tranne quelli essenziali. Per i bar e i ristoranti è consentito l’asporto.
Il Sindaco impone un divieto per la vendita di bevande alcoliche dopo le 18, come provvedimento anti movida: tra le possibili cause per il diffondersi del virus vi sono, infatti, gli assembramenti di giovani in alcuni luoghi del centro.
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