Dopo lunghi lavori di restauro, finanziati dalla Fondazione Carisbo di Bologna, proprietaria dal 2005, riapre al pubblico la Rocchetta Mattei di Riola. E' il risultato di un accordo con il comune di Grizzana Morandi.

Le visite accompagnate allo storico castello, sorto su iniziativa di Cesare Mattei a metà dell'800, sulle rovine di un'antica torre matildica, sono rese possibili dall'impegno della Pro Loco e di associazione di volontari di Riola.

I lavori di restauro sono stati completati per due terzi. Al termine di essi, l'edificio ospiterà un polo multifunzionale di livello internazionale, inserito nell'itinerario artistico, culturale e enogastronomico dell'Appennino.

Nel corso della sua lunga permanenza a Riola, il Conte Mattei (1809-1896) modificò più volte la struttura del castello, fino a renderla un insieme di torrette, cortili, vani, scale e saloni variopinti, caratterizzati da tanti stili e dall'uso di materiali diversi.

La proprietà passò nel 1896 al figlio adottivo Mario Venturoli Mattei, che abitò la Rocchetta, continuando a modificarne l'aspetto, finchè nel 1956, a causa di difficoltà economiche, fu venduta al commerciante Primo Stefanelli, detto il Mercantone.

Costui promosse il complesso, come attrazione turistica, fino al 1986, dopodiché seguì un lungo periodo di abbandono. Oltre al castello, nella zona rimangono, a testimoniare l'iniziativa imprenditoriale del conte Mattei e di altri investitori, alcune dimore e ville, che echeggiano lo stile eclettico della Rocchetta, come il nucleo abitativo dell'Archetta, sul versante opposto della valle del Limentra.

L' Archivio-Museo di Cesare Mattei è conservato a Grizzana presso i Fienili del Campiaro. Contiene un gran numero di documenti e reperti riguardanti il Conte e l’Elettromeopatia, la terapia medica da lui inventata e basata su particolari preparati, che ebbero larga diffusione in Italia e all'estero.