Un Primo Maggio contestato
La giornata del Primo Maggio è densa di eventi e manifestazioni alternative. Accanto al tradizionale appuntamento in Piazza Maggiore con i sindacati confederali, in piazza San Francesco si svolgono diverse iniziative riunite sotto il titolo Dai Campi e dalle officine, promosse da Pratello R’Esiste, ANPI Lame e ANPI Pratello.
In altri luoghi della città si svolgono cortei e manifestazioni alternative alla kermesse di CGIL, CISL e UIL, con contestazioni e polemiche.
Studenti e lavoratori partecipano alla manifestazione No coop contro Coopservice e Università. Dalle Due Torri prende il via una iniziativa voluta da Usb, Ross@, Xm24, Rete dei comunisti, Asia, No People mover, Pcl e altri gruppi e associazioni cittadine.
In piazza dell’Unità si svolge l’iniziativa Bologna meticcia e antagonista, alla quale aderiscono il centro sociale Crash, i Cobas e i collettivi Cua e Cas. Nel mirino dei manifestanti il Piano casa e il Jobs act approvato dal governo.
Si svolge inoltre un pranzo sociale all’ex clinica odontoiatrica Beretta, mentre gli anarchici festeggiano un loro Primo Maggio presso il circolo Berneri.
Una giornata, che molti definiranno “faticosa”, per le numerose contestazioni e le notevoli divisioni nel campo sindacale, si chiude festosamente con un concerto della band elettro pop bolognese “Lo Stato Sociale” in una piazza Maggiore gremita di giovani.
- 130 anni della Camera del Lavoro di Bologna. 2014-2023. La città, il lavoro e il sindacato al tempo dei populismi, a cura di Michele Bulgarelli e Milvio Micheloni, Bologna, Editrice Socialmente, 2023, p. 21