Lo spazio occupato Bartleby
Un gruppo di studenti occupa una palazzina di proprietà dell'Università in via Capo di Lucca. Il proposito dichiarato è quello di far uscire l'ateneo bolognese “dal suo miope autismo” e di ripensare la città a partire da chi la vive e “la rende ricca ogni giorno”.
Lo spazio è intitolato a Bartleby, lo scrivano diligente creato da Herman Melville (1819-1891), che un bel giorno, all'ennesima richiesta del suo principale, risponde: “Preferirei di no”.
Il nuovo centro sociale è sgomberato il 6 aprile successivo e lo stesso giorno un corteo di protesta subisce una pesante carica della polizia davanti al rettorato.
Lo stabile di via Capo di Lucca sarà più volte sgomberato e rioccupato, finché il 2 marzo 2010 sarà assegnato a Bartleby un magazzino inutilizzato della Croce Rossa in via San Petronio Vecchio. Per la prima volta l'Alma Mater assegnerà in via definitiva uno spazio autogestito.
- Serafino D'Onofrio, Valerio Monteventi, Berretta rossa. Storie di Bologna attraverso i centri sociali, Bologna, Pendragon, 2011, pp. 195-202