Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Nella zona della Fiera, dove i primi ritrovamenti archeologici risalgono agli inizi degli anni Settanta, una campagna di scavo della Soprintendenza archeologica, condotta tra il 2006 e il 2007 su un'area di 30.000 mq, riporta alla luce un vasto villaggio villanoviano e una necropoli risalenti al IX-VII secolo a.C. L'abitato è costituito da capanne a pianta rettangolare, orientate astronomicamente. Le 1.311 tombe scavate sono quasi tutte a cremazione, caratterizzate dalla presenza di un ossuario biconico con ciotola di copertura. Gli archeologi calcolano che nell'area ci fossero circa 5.000 tombe: si tratta della più grande necropoli villanoviana dell'Emilia e di una delle maggiori dell'Italia settentrionale.

L'Orto Agrario impiantato e gestito dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali (DISTAL) nella nuova sede della Facoltà di Agraria in viale Fanin è intitolato a Filippo Re (1763-1817), direttore del primo Orto Agrario ottocentesco alla Palazzina della Viola. Le piante coltivate offrono un supporto didattico agli studenti per il riconoscimento e lo studio delle varie specie botaniche di interesse agrario.

L'amministrazione comunale decide di affrontare in modo aperto e partecipato la ri-progettazione dell'area urbana dell'ex mercato ortofrutticolo, l'intervento più vasto previsto dal PRG del 1985. Si tratta di una zona che negli ultimi anni ha subito grosse trasformazioni: dalla costruzione della nuova sede comunale a quella della stazione dell'Alta Velocità. Gli abitanti e gli operatori economici della zona vengono coinvolti in una serie di attività e di incontri dedicati alla discussione del nuovo piano urbanistico. L'obiettivo principale del cosiddetto “Laboratorio Mercato” è la crescita della qualità urbana del quartiere e l'aumento dei servizi. Nella prima fase viene rivisto il piano precedente e adottato un nuovo progetto. Nella seconda fase vengono definiti gli spazi pubblici. Oltre che edifici residenziali e strutture commerciali, il piano prevede infatti la creazione di attrezzature a uso pubblico e vaste aree verdi. La radicale trasformazione del quartiere e la sua rigenerazione verranno rallentate e quindi interrotte dalla incipiente crisi economica e dal conseguente collasso del settore edilizio.

A causa di uno sciopero degli orchestrali La Bohème di Puccini va in scena al Teatro Comunale con lo spartito originale, per sole voci e pianoforte. Nonostante lo scarso pubblico, i cantanti e il pianista Richard Barker ottengono un lusinghiero successo: le arie più celebri vengono applaudite calorosamente.

Il tribunale militare di La Spezia condanna in contumacia all'ergastolo dieci ex ufficiali e sottoufficiali tedeschi, ormai ultraottantenni, imputati per la strage di Marzabotto, compiuta nel settembre 1944 da reparti della 16a divisione SS Panzergrenadier Reichsfuhrer, al comando del maggiore Walter Reder. L'individuazione dei responsabili - e il successivo processo - sono stati possibili per la scoperta casuale nel 1994, nel palazzo della Corte suprema militare di Roma, del cosiddetto "armadio della vergogna", dove sono rimasti per anni nascosti quasi 300 fascicoli sulle stragi e le rappresaglie dei nazifascisti durante la guerra in Italia. Nella sentenza vi è inoltre la conferma che il comandante della brigata Stella Rossa, Mario Musolesi detto Lupo, fu ucciso il 29 settembre 1944 da un portaordini del comandante tedesco Bauman e non, come suggerito da alcune fonti, per mano degli stessi partigiani.

Con Dino Sarti (1926-2007) scompare uno dei più popolari cantanti in dialetto bolognese. Era famoso per l'interpretazione di canzoni tradizionali (Spometi, Tango imbezell), di brani come Piazza Maggiore 14 agosto o dell'inno rossoblu Bologna campione.Aveva debuttato nel 1956 a una Festa dell'Unità, poi aveva fatto carriera nei night, con le traduzioni in bolognese dei brani di Jacques Brel e Aznavour o la riproposizione del repertorio di Carlo Musi (1851-1920), antico chansonnier petroniano.La definitiva consacrazione arrivò con lo show di Ferragosto in piazza Maggiore, voluto dal sindaco Zangheri. Dal 1974 per parecchi anni fu protagonista di questo speciale concerto, davanti a decine di migliaia di bolognesi rimasti in  città nel pieno dell’estate.

La visita ufficiale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (1925-2023) a Bologna è bruscamente interrotta dalla crisi del governo presieduto da Romano Prodi, bocciato al Senato sulla politica estera. Prima di lasciare la città, Napolitano ha comunque voluto porgere un saluto al sindaco Cofferati e ai presidenti di Regione e Provincia, promettendo di ritornare a Bologna al più presto.

Al termine di una manifestazione, che chiede la chiusura del Centro di Premanenza Temporanea (CPT) di via Mattei, considerato un lager per immigrati, vi sono scontri con la polizia: il bilancio è di cinque feriti e sette denunciati. Il corteo di circa 6.000 persone si snoda pacificamente da piazza Nettuno fino a poche centinaia di metri dal centro di detenzione. Tra i partecipanti vi sono il leader No Global Luca Casarini e l'esponente storico di Potere Operaio Oreste Scalzone. Dopo una prima carica, alcuni manifestanti forano la strada con martelli pneumatici e piantano cartelli di protesta, subito rimossi dalle forze dell'ordine. Il centro migranti (poi C.I.E.) di Bologna sarà chiuso nel 2013.

Con la prima edizione del Festival internazionale BilBolBul, organizzato dall'Associazione Hamelin, dal 14 al 18 marzo Bologna diventa la capitale mondiale del fumetto d'autore. La città vanta una forte tradizione in questo campo, con numerosi disegnatori, editori, riviste e scuole. Agli incontri e alle mostre, allestite in vari punti della città, partecipano oltre quaranta autori internazionali. L'evento principale del Festival è la mostra Magnus. Pirata dell’immaginario, allestita nella Pinacoteca Nazionale in onore di Roberto Raviola (Magnus), caposcuola del fumetto bolognese.

Il Presidente della Repubblica Napolitano riprende la visita ufficiale a Bologna dove era stata interrotta il 21 febbraio, cioè dalla sede del "Resto del Carlino" in via Mattei. Il 15 marzo si intrattiene anche con i rappresentanti delle associazioni di volontariato e della Casa dei Risvegli Luca de Nigris. Il giorno successivo riceve al mattino in Prefettura la vedova di Marco Biagi, il consulente ucciso a Bologna dalle Brigate Rosse nel 2002. Si sposta quindi a Borgo Panigale dove visita la sede della Ducati Motor assieme al ministro Bersani. Lungo il cammino si ferma brevemente con alcuni operai della fonderia Sasib, da mesi in lotta per il contratto. Nel pomeriggio il Presidente visita all'ospedale Sant'Orsola l'ex ministro Beniamino Andreatta (1928-2007), in coma dal 1999, quindi inaugura all'Ospedale Rizzoli un moderno reparto di Traumatologia dello Sport. Nel corso della visita all'ospedale incontra anche Francesco Cirmi, maresciallo degli alpini ferito in Afghanistan.

Giunge in città, su invito dell'Università di Bologna, l'economista bengalese Muhammad Yunus (1940 - ), premio Nobel per la Pace del 2006. È l'ideatore - e il promotore, tramite la Grameen Bank - del microcredito, un sistema di piccoli prestiti per imprenditori poveri, che non possono ottenere normali prestiti bancari. È accolto nell'Aula Magna di Santa Lucia dal Rettore e dalla scienziata Rita Levi Montalcini (1909-2012), anch'essa premio Nobel, ma per la Medicina, nel 1986.

Muore l'on. Beniamino Andreatta (1928-2007). Economista, ex ministro e dirigente democristiano, era in coma dal 1999 a causa di una ischemia cerebrale, sopraggiunta nel corso di una seduta parlamentare. A Bologna è stato professore ordinario di politica economica e finanziaria nella Facoltà di Scienze Politiche e ha contribuito alla fondazione del centro di studi economici Prometeia. Nel 2012 sarà intitolato al suo nome il Collegio universitario presso la Fondazione per le Scienze Religiose “Giovanni XXIII”.

Alla presenza dell'on. Romano Prodi è inaugurata la nuova mediateca del comune di San Lazzaro di Savena. Oltre a un notevole numero di libri e riviste, offre alcune postazioni multimediali e per la navigazione in Internet e un'area audiovisivi. Dal 2011 la struttura ospiterà anche la Modateca Igor Pallante (MIR), una “biblioteca nella biblioteca” ricca di materiale documentario sulla moda e la creatività, sorta per volontà di AVP Arte Vetrina Project e della famiglia Pallante.

Muore a 85 anni Dino Gavina (1922-2007), instancabile animatore culturale e talent scout, il primo e il più assiduo imprenditore a pensare Bologna come centro di produzione e di diffusione di design. Ha iniziato la sua attività negli anni Quaranta nell'ambito della scenografia teatrale, collaborando con Sandro Bolchi al Teatro "La Soffitta". In seguito ha cominciato a produrre, nel suo negozio laboratorio di San Lazzaro di Savena, capotes per jeep, rivestimenti per carrozze ferroviarie e i primi mobili. Nel 1953 ha conosciuto, tramite l'amico Lucio Fontana, alcuni architetti e designer - Carlo e Tobia Scarpa, i fratelli Pier Giacomo e Achille Castiglioni, il giapponese Kazuhide Takahama, Luigi Caccia Dominioni - con cui ha avviato una stretta collaborazione per la produzione di arredi e complementi di design, fondando ditte divenute famose, come la Gavina s.p.a., la Flos e la Sirrah. Assieme a Maria Simoncini ha lanciato progetti di mobili e oggetti al confine tra il design e l'arte, con la partecipazione di artisti di fama internazionale, quali Man Ray, Meret Oppeheimer, Sebastian Matta. Negli anni Sessanta è riuscito a produrre alcuni mobili del Bauhaus, accordandosi a New York con Marcel Breuer. Nel 1969 ha fondato, nella sede storica della Cicogna di San Lazzaro, il Centro culturale Duchamp, una onlus nata con l'obbiettivo di aiutare gli artisti a realizzare le loro opere.

La seconda sezione penale della Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna a trenta anni di reclusione per Luigi Ciavardini, già condannato in appello nel 2004 come esecutore materiale della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Ciavardini era stato arrestato pochi mesi prima a Roma per rapina. All’epoca dei fatti era ancora minorenne e apparteneva ai NAR, un gruppo terroristico di estrema destra. Nel 1991 era stato condannato anche per la partecipazione all'assassinio del sostituto procuratore Mario Amato, avvenuto a Roma nel giugno 1980. Dopo la condanna del 2004 si è costituito il comitato L'ora della verità, per dimostrare la sua innocenza. Secondo l'Associazione delle vittime, la sentenza della Cassazione chiude il cerchio sugli esecutori materiali della strage, mentre vanno ancora indoviduati i mandanti.

Al Teatro Comunale va in scena L'Italiana in Algeri di Gioachino Rossini. La regia è del premio Nobel Dario Fo (1926-2016), autore anche delle scene e dei costumi. Dramma giocoso, musicato da Rossini su libretto di Angelo Anelli in soli diciotto giorni, l'opera debuttò con grande successo il 22 maggio 1813 al Teatro San Benedetto di Venezia.

Per il terzo anno si svolge in Piazza Maggiore la manifestazione Hey Joe. L’evento è dedicato all’Opera di padre Marella. Alla mattina ci sono giochi per i più piccoli, una Messa in San Petronio per chiedere l’accelerazione del processo di beatificazione del “padre dei poveri”, esibizioni teatrali. A mezzogiorno la Camst e altre aziende offrono un pranzo di beneficenza per circa duecento poveri della Famiglia dell’Opera Marella. Al pomeriggio - e fino a notte inoltrata - si tiene una grande maratona musicale, con gruppi rock, cantanti emergenti e artisti della “vecchia guardia”, come gli Skiantos, Jimmi Villotti, i Gemelli Ruggeri, Luca Carboni, Lucio Dalla e molti altri.

La cantante sudafricana Miriam Makeba (1932-2008), simbolo della lotta contro il razzismo e l'apartheid, si esibisce ancora una volta a Bologna su invito della CGIL durante la festa del Primo Maggio, dedicata ai migranti e alle vittime degli infortuni sul lavoro (in Italia quasi sempre stranieri). La “regina della canzone africana” fu già ospite dei sindacati nel 1988 per un concerto dedicato a Nelson Mandela. Anche in quella occasione il titolo scelto fu Afriche libere. Makeba ha accettato di partecipare all'evento, nonostante si sia ritirata dalle scene dopo il lungo tour di addio del 2005. Alla manifestazione interviene anche il padre comboniano Alex Zanotelli (1938- ), ex direttore della rivista “Nigrizia” e impegnato in difficili missioni in Africa.

La galleria d’arte moderna si trasferisce dalla primitiva sede nel quartiere fieristico all’ex Forno del pane in via don Minzoni. Il progetto è di Concetto Pozzati (1935-2017), artista e Assessore alla Cultura tra il 1993 e il 1996. Il vecchio edificio, sorto nel 1915 per volere del sindaco socialista Francesco Zanardi (1873-1954), al fine di alleviare ai cittadini bolognesi i disagi della guerra, ha subito un radicale restauro durato dodici anni. Oltre agli spazi espositivi accoglie una biblioteca, una sala convegni, un'area didattica, una grande terrazza per occasioni speciali. In comunicazione con l'esterno vi sono anche il bookshop e un bar ristorante. Il nuovo museo, identificato con l’acronimo MAMbo e diretto da Gianfranco Maraniello, inaugura il 6 maggio con una grande mostra dal titolo: Vertigo. Il secolo di arte off-media, dal Futurismo al Web, organizzata dal critico Germano Celant (1940-2020) e allestita dal designer Denis Santachiara. Oltre ai tradizionali dipinti e sculture, l’esposizione presenta installazioni, video, foto di oltre duecento artisti. L’inaugurazione, con il presidente del consiglio Romano Prodi, il sindaco Cofferati e numerose altre autorità, si rivela un evento popolare e mondano. Migliaia di persone affollano le sale del museo, dopo aver sopportato code di alcune ore.

Nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio il sindaco Cofferati scopre una lapide a ricordo del Liber Paradisus. Si tratta di un “memoriale” dei servi e delle serve liberati dal Comune di Bologna, redatto nel 1257 da quattro notai e ora conservato all’Archivio di Stato. La città fu così la prima al mondo a bandire la schiavitù. Il 25 agosto 1256 i cittadini di Bologna furono chiamati ad adunata nella piazza Maggiore dal suono del campanone dell’Arengo. Il Podestà ed il Capitano del popolo annunciarono la liberazione di 5.855 servi, appartenenti a 403 signori. Essi furono riscattati con il pagamento, da parte del Comune, di 54.014 lire d'argento bolognesi : 10 per i maggiori di 14 anni e 8 per i bambini. Il nome Paradisus deriva dall’incipit del memoriale: “Un paradiso di gioia creò al principio Dio onnipotente, in esso pose l’uomo che aveva plasmato e ornò il suo corpo di una candida veste donandogli un’assoluta e perenne libertà”. Il bando della schiavitù da Bologna è ricordato anche da un affresco di Adolfo de Carolis nel salone del palazzo del Podestà.

Dal 1° giugno al 30 ottobre Bologna diventa la città delle celebrazioni ufficiali di Charlie Chaplin (1889-1977), nel trentennale della morte, avvenuta nel 1977. E' allestita in Sala Borsa, a cura della Cineteca comunale, la mostra internazionale Chaplin e l’immagine, prima retrospettiva integrale dedicata al popolare Charlot, comprendente anche film-concerti e un convegno di studi. Oltre alle comiche degli anni 1914-1918 e ai classici del muto, sono visibili i celebri film della maturità come Il grande dittatore, Luci della ribalta e La contessa di Hong-Kong. L’evento Chapliniana è in rapporto di continuità con l’attività di restauro e diffusione dell’opera del famoso attore e regista intrapresa dalla Cineteca nel 1999. Grazie al “Progetto Chaplin” la città di Bologna è diventata luogo internazionale d’elezione della famiglia Chaplin per la conservazione della produzione del grande comico inglese.

In preparazione della finale scudetto di basket contro la Montepaschi Siena, la Vidivici Virtus Bologna si allena in piazza Maggiore, accolta trionfalmente da oltre 2000 tifosi. I canestri e un bianco parquet in materiale plastico, prodotto dalla ditta del patron Sabatini, vengono montati in mattinata sul “crescentone”, davanti a San Petronio. Non manca in via Indipendenza un ironico striscione di benvenuto alla compagine di Markovski da parte dei cugini-rivali della Fortitudo.

Muore il prof. Giuseppe Alberigo (1926-2007), autorevole studioso di storia della Chiesa. E' stato uno dei fondatori della facoltà di Scienze politiche a Bologna nel 1964 e per molti anni ha diretto l'Istituto per le Scienze religiose promosso da Giuseppe Dossetti (poi Fondazione Giovanni XXIII). Poche settimane prima della sua scomparsa ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce, la più alta della Repubblica. Tra il 1995 e il 2001 ha pubblicato presso l'editore Il Mulino una importante Storia del Concilio Vaticano II in cinque volumi. Al Concilio partecipò come esperto del cardinal Lercaro.

Muore Luciano Damiani (1923-2007), scenografo e costumista di fama internazionale. Nato nel 1923 nel quartiere popolare della Bolognina, è stato allievo all’Accademia di Giorgio Morandi. Ha iniziato come scenografo nel Teatro dell’Università e in seguito è stato chiamato da Sandro Bolchi a lavorare al Teatro “La Soffitta”. Dal 1952 ha iniziato un lungo e fruttuoso sodalizio artistico con il Piccolo Teatro di Milano. Assieme a Giorgio Strehler (1921-1997) ha allestito numerosi spettacoli di grande successo, tra cui alcune commedie di Brecht, rappresentate per la prima volta in Italia. Dal 1981 ha cominciato a progettare un atelier permanente di scenografia teatrale. L’idea si è concretizzata nel quartiere Testaccio a Roma con il Teatro di Documenti, dove Damiani si è ritirato a vivere e lavorare negli ultimi anni.

Dopo un restauro durato dieci anni, a cura della Fondazione Carisbo, riapre la chiesa di Santa Cristina della Fondazza. Ha subito una profonda ristrutturazione nel XVII secolo, su un'antica costruzione duecentesca. All'interno conserva opere di Guido Reni, Lodovico Carracci ed altri pittori bolognesi. Secondo un accordo tra la Fondazione e la parrocchia di San Giuliano, l'edificio è adibito a celebrazioni liturgiche, alla scuola di canto gregoriano “Benedetto XVI” e ad altre attività musicali. Per l'inaugurazione si esibisce la Cappella Musicale Pontificia Sistina, guidata da mons. Giuseppe Liberto.

Il consiglio comunale approva il nuovo Piano del Traffico. Esso prevede un prolungamento dell'orario della sosta a pagamento nella ZTL (comprese via San Felice, della Grada, Riva Reno, Azzo Gardino). Dovranno pagare la sosta anche le seconde auto dei residenti. E' prevista, inoltre, la pedonalizzazione h 24 della zona universitaria.

Inaugura nei capannoni ex ATC di via Saliceto 5 il Museo della Memoria, costruito attorno ai resti dell'aereo DC9 Itavia, partito da Bologna il 27 giugno 1980 e inabissatosi nel mare di Ustica con 81 passeggeri a bordo. Dopo molti anni di indagini, caratterizzate da clamorosi depistaggi, si stabilì che il velivolo fu abbattuto durante un’azione militare di intercettamento. Il processo non ha però raggiunto una spiegazione esauriente di quanto accaduto. I 2.500 pezzi del relitto furono pescati dopo otto anni a una profondità di 3.600 metri e conservati in un hangar dell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Furono portati a Bologna nel 2006 grazie a un trasporto eccezionale di diciotto TIR. Il progetto del nuovo museo è degli architetti Letizia e Gian Paolo Mazzucato. Contiene una installazione permanente di Christian Boltanski, artista francese già presente a Bologna nel 1997 con una memorabile mostra antologica. All’inaugurazione del museo si affiancano lo spettacolo Ultimo volo di Pippo Pollina al Teatro Manzoni e la mostra A proposito di Ustica all’Istituto della Resistenza, cui l’Associazione dei Familiari ha consegnato il suo archivio.

Dal 29 giugno all'8 luglio Bologna è la sede ufficiale dei Campionati Italiani di Danza Sportiva FIDS. Durante i dieci giorni dei campionati, che si svolgono nei padiglioni 25 e 26 della Fiera, trasformati in palasport, l’intera città è coinvolta in iniziative inerenti alla danza: esibizioni spettacolari e lezioni gratuite da parte dei maestri della Federazione. Gli atleti che prendono parte alle gare sono oltre 30.000, mentre 22 nazioni partecipano ai Campionati Open. L'iniziativa è destinata a divenire un appuntamento ricorrente: Bologna è infatti la sede designata dei Campionati di danza fino al 2009.

In via Indipendenza 69 è inaugurato l'Hotel I Portici. Si tratta di un albergo di lusso, che occupa il Palazzo Maccaferri, costruito nel 1900 alle pendici della Montagnola dall'architetto Attilio Muggia. Al suo interno fu ospitato il café chantant Eden Kursaal, definito “il tempio del varietà a Bologna”, che rivive ora con il nome di Ristorante Teatro Eden. I locali sono stati nell‘occasione accuratamente restaurati, riportando alla luce le originali decorazioni in stile eclettico e liberty.

La ex casa di cura di Villa Salus in via Malvezza, destinata dal 2005 a ospitare famiglie di immigrati irregolari, soprattutto zingari rom, viene chiusa. Gli occupanti vengono sistemati in appartamento in alcuni comuni della provincia. La gestione di Villa Salus è stata molto onerosa per l'amministrazione comunale. Il 25 novembre 2005 un bambino di quattro anni è caduto da una finestra ed è morto sul colpo. Gravi problemi ha provocato anche l'occupazione abusiva di un casolare vicino, più volte sgomberato dalla polizia. I quaranta rom che l'abitavano hanno continuato a vagare per la città e a manifestare davanti agli uffici comunali e sotto l'abitazione del sindaco.

Muore mons. Arnaldo Fraccaroli (1933-2007), presidente dal 1972 della Fondazione Lercaro. Per tanti anni fu stretto collaboratore del cardinale. In seguito ne ha continuato l'opera e custodito la memoria, proseguendo soprattutto l'attività di educazione e formazione culturale dei giovani, attaverso l'Istituto “Veritas Splendor” e l'Opera Diocesana “Madonna della Fiducia”. Ha inoltre tenuto vivo il rapporto tra la Chiesa e gli artisti tramite la Raccolta d'arte Lercaro.

Dall'11 al 15 luglio si svolgono al Centro “Salvador Allende” di Casalecchio di Reno (BO) i Mondiali Antirazzisti. Partecipano oltre 200 squadre da 27 paesi, che si sfidano in varie discipline sportive, dal calcio al basket, dalla pallavolo al cricket. Sono previsti inoltre incontri, dibattiti, mostre e concerti serali. Il tutto si svolge nel segno della convivenza multietnica e della lotta alle discriminazioni. I Mondiali Antirazzisti sono nati nel 1997 da Progetto Ultrà - UISP Emilia Romagna, in collaborazione con Istoreco (Istituto Storico per la Resistenza) di Reggio Emilia, con l'intento di mettere a confronto e far convivere in un clima sportivo e di festa realtà contrastanti quali i gruppi di ultras e le comunità di immigrati. Le prime edizioni si sono svolte a Bosco Albergati di Castelfranco Emilia (MO), per trasferirsi nel 2000 a Montecchio (RE). Al torneo di Casalecchio partecipano tra l'altro una squadra da Sarajevo - musulmani e cattolici assieme - e una dalla Bielorussia, formata da ragazzi di Chernobyl, ospiti a Imola in questo periodo.

In un lussuoso albergo a Denver in Colorado si svolge l’ultimo raduno della 10a Divisione di montagna statunitense, leggendaria formazione alpina americana, costituita appositamente per combattere contro la Linea Gotica. Nell’inverno 1944 espugnò la catena montuosa del Belvedere nell’alto Appennino bolognese, scardinando uno dei capisaldi tedeschi e aprendo agli Alleati la strada verso la Liberazione di Bologna e del Nord Italia. Lo stop ai raduni annuali è motivato dallo scarso numero dei reduci, che sono oramai meno di 1.500, con una età compresa tra gli 80 e i 100 anni.

Il comico Beppe Grillo, attraverso il suo blog su Internet, organizza una grande manifestazione politica, il Vaffa-day (“Vaffanculo day”), che si svolge in varie città italiane e straniere e ha il suo centro in piazza Maggiore a Bologna, dove si radunano oltre 50.000 persone. In un solo giorno sui banchetti del V-day sparsi in centinaia di piazze sono raccolte più di 300.000 firme, per una legge che impedisca l’elezione in Parlamento di persone condannate e perché siano gli elettori, e non i partiti, a scegliere i propri candidati. Alla manifestazione bolognese intervengono, oltre a Grillo, numerosi personaggi della cultura e dello spettacolo, da tempo impegnati sul tema della moralizzazione della politica.

La Ducati vince il campionato del mondo di motociclismo nella classe più prestigiosa, la Moto Gp. In sella alla moto bolognese trionfa il giovanissimo pilota australiano Casey Stoner, al quale è sufficiente arrivare sesto nel Gran premio del Giappone per aggiudicarsi il trofeo iridato. A trionfare a Motegi è l’altra Ducati guidata da Loris Capirossi. La piccola casa di Borgo Panigale, che partecipa solo dal 2003 ai gran premi mondiali, mette in fila i colossi giapponesi Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki, riportando in Italia il titolo dopo oltre trent'anni. Già in mattinata oltre mille tra operai e appassionati si sono radunati davanti allo stabilimento Ducati a Borgo Panigale. Dopo la vittoria, trecento di essi sfilano in sella alle loro moto, scortati dai vigili urbani, fino al centro di Bologna, dove la bandiera Ducati viene issata sulla statua del Nettuno. Il 2 dicembre la Ducati verrà festeggiata in Piazza Maggiore, con uno spettacolo al quale parteciperà il pilota Capirossi e l'ideatore della "rossa" vincente - la Desmosedici GP7 - Filippo Preziosi.

La Fondazione Carisbo celebra, con una mostra all’Oratorio di Santa Maria della Vita, Raimondo Rimondi (1922-2007), scultore e pittore originario di San Pietro in Casale. Formatosi all’Istituto d’Arte di Bologna e alla scuola ceramica di Faenza, negli anni Cinquanta è stato insegnante a Parigi presso la scuola d’arte diretta da Gino Severini. Dagli anni Settanta ha sperimentato diversi stili e materiali, dedicandosi alla pittura soprattutto negli ultimi anni.

Il collettivo no-global Crash! occupa un locale in disuso delle Ferrovie in via Zanardi. Nel cortile dell’edificio, presidiato da alcune decine di ragazzi, è esposto uno striscione con la scritta: “Crash again, non ci fermerete mai”. L’occupazione avviene in contemporanea allo svolgimento nel centro storico di un corteo di vari centri sociali italiani, convenuti a Bologna per protestare contro la politica legalitaria promossa dal sindaco Cofferati e a favore di nuovi spazi autogestiti per i giovani. Temuto dalle autorità per possibili episodi di violenza, il corteo si svolge sotto un nubifragio, dopo un incontro infruttuoso tra i rappresentanti di Crash e il sindaco.

Un team di scienziate, che operano all’Istituto Nazionale di Astrofisica Iasf di Bologna, coordinate da Loredana Bassani, scoprono, grazie al satellite Integral, l’oggetto che per ora risulta il più lontano dell’Universo. Si tratta di un quasar distante miliardi di anni luce dalla terra, un buco nero in grado di emettere una enorme quantità di energia. Il suo nome scientifico è IgrJ22517+2218.

L'11 ottobre viene depositata, presso l'Accademia Italiana della Cucina - fondata nel 1953 da giornalista Orio Vergani per tutelare la gastronomia italiana - la ricetta del risotto con le rane. Si tratta di un piatto ormai quasi introvabile anche nei migliori ristoranti cittadini, soprattutto perché le rane, un tempo così diffuse nella Bassa bolognese, ora scarseggiano.

Piazzandosi al terzo posto nella Due Ore di Zolder il pilota bolognese Thomas Biagi, al volante di una Maserati MC12 del team Vitaphone, vince il campionato del mondo FIA GT, riservato ad auto Gran Turismo derivate dalla serie. E' il suo secondo successo in questa categoria. Nel 2003 ha ottenuto il titolo con la Ferrari 550 Maranello del team BMS Scuderia Italia. I suoi trionfi con le grandi marche italiane saranno completati nel 2016 con la vittoria nella categoria GT Open al volante di una Lamborghini Huracan GT3 dell'Orange1 Team Lazarus.

Tra il novembre 2007 e il giugno 2008 è attuato, per le strade del quartiere San Donato il progetto “Container. Osservatorio/laboratorio mobile di arte pubblica”, curato da Mili Romano e Gino Gianuizzi della galleria “Neon campobase” di Bologna. Un vero conteiner è dislocato in varie strade del quartiere: vengono proposti vari interventi artistici in relazione con l'ambiente urbano e i suoi abitanti. Tra gli artisti coinvolti vi sono Cinzia Delnevo, Anna Ferraro, Emilio Fantin, MP5, Sabrina Muzi, Monika Stemmer, Adriana Torregrossa, Zimmerfrei e la stessa Mili Romano. Essi si avvalgono della collaborazione di scuole, centri anziani, gruppi giovanili.

Muore a Milano il giornalista Enzo Biagi. Nato nel 1920 a Pianaccio di Lizzano in Belvedere, sull’Appennino bolognese, diventò giornalista professionista a soli 21 anni. Partigiano sui suoi monti, entrò a Bologna con gli Alleati e ne annunciò per radio la liberazione. Nel dopoguerra fondò il settimanale “Cronache”, prima di essere assunto al “Resto del Carlino” come inviato e critico cinematografico. Dopo una serie di memorabili reportages sull’alluvione del Polesine, nel 1951 fu cacciato dal giornale bolognese per aver aderito al manifesto di Stoccolma contro la bomba atomica. Dal 1952 al 1960 diresse a Milano il settimanale "Epoca". Entrato alla RAI nel 1961, fu direttore del Telegiornale e tra i promotori della seconda rete pubblica. Inviso alle destre fu costretto a dimettersi dalla RAI nel 1963. Divenne in seguito inviato speciale del quotidiano “La Stampa”, collaboratore del “Corriere della Sera” e del settimanale “L’Europeo”. Tra il 1971 e il 1972 fu direttore del “Resto del Carlino”. Richiamato in RAI nel 1968 da Ettore Bernabei, da allora firmò numerosi programmi di approfondimento. Tra le sue più fortunate trasmissioni: Dicono di lei (1969), Linea Diretta (1983) e soprattutto dal 1995 Il Fatto, breve intervento quotidiano su Rai 1 in prima serata. Il programma ebbe grande successo, ma fu anche causa di un nuovo clamoroso allontanamento dalla televisione, per l'ostilità dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Biagi è stato anche scrittore prolifico, con oltre ottanta libri pubblicati e numerosi premi vinti, tra cui il Bancarella. Nel 1997 ha ricevuto la Laurea ad honorem in Scienze della Comunicazione all'Università di Bologna.

A pochi mesi dalla scomparsa, il 22 luglio 2007, Sasso Marconi dedica una mostra a Bianca Rosa Arcangeli, in arte Rosalba (1913-2007). Curata da Beatrice Buscaroli nella sala “Renato Giorgi”, presenta oli e acquerelli di soggetto naturalistico, tra cui spiccano delicati ritratti. Rosalba ha insegnato a lungo disegno nella scuola media e si è dedicata alla pittura fin dagli anni '40, partecipando a concorsi e rassegne d'arte. Ha ottenuto importanti premi, tra il quali il “Città di Cervia” nel 1954. E' sopravvissuta a lungo a tre fratelli famosi: Nino, musicista, Gaetano, poeta, e Francesco (Momi), critico d'arte, divenendo fedele custode delle loro memorie.

La Banca di Bologna promuove il restauro di nove delle dieci porte della città, esclusa porta Galliera, ristrutturata di recente. I casseri sono rivestiti in modo piuttosto inconsueto con le facce, “prestate” gratuitamente, di cantanti e gruppi bolognesi famosi, da Gianni Morandi a Lucio Dalla, dal Piccolo coro dell'Antoniano agli Stadio. Il termine del restauro è previsto nel 2009. A porta Santo Stefano esso tocca anche l'interno e coinvolge le sedi del Circolo Anarchico Berneri e della Associazione Atlantide.

Si concludono le indagini archeologiche preliminari alla costruzione della nuova stazione dell'Alta Velocità di Bologna. Le attività di scavo, iniziate nel 2004, hanno consentito di individuare una necropoli monumentale di età romana. Si tratta della prima rinvenuta nel territorio di Bononia: finora si erano recuperati solo monumenti funerari avulsi dal loro contesto tombale. L'area funeraria della stazione comprende 222 tombe a rito misto (cremazioni e inumazioni), databili tra il I e il III sec. d.C, alcune con caratteristiche anomale (presenza di oggetti simbolici, interventi sui cadaveri) che fanno pensare a particolari rituali funerari.