Casa Santa Chiara
Aldina Balboni (1931-2016), esponente dell'Azione Cattolica e delle Acli accoglie, in un appartamento di piazza Calderini, tre ragazze senza dimora e in cerca di lavoro provenienti da istituti assistenziali.
Assieme ad esse dà avvio alla comunità di Casa Santa Chiara. Alle prime ospiti se ne aggiungeranno presto molte altre e sarà necessario trovare nuove abitazioni.
Alla fine degli anni '60 Aldina affronterà una nuova emergenza sociale, quella delle persone con problemi psichiatrici e comportamentali prive di un aiuto famigliare.
A questa emergenza verrà data una soluzione innovativa, non istituzionale, mediante i Gruppi Famiglia, piccoli nuclei abitativi che pongono al centro del loro operare il riconoscimento del valore e della dignità di ogni persona umana.
L'iniziativa di aiuto concreto, messa in campo con dedizione e determinazione da Aldina Balboni sarà riconosciuta anche a livello ufficiale.
Nel 2005 Aldina riceverà il Premio Provincia e nel 2013 il Nettuno d'Oro, assegnato a cittadini che onorino con la propria attività professionale e pubblica la città di Bologna.
![Casa Santa Chiara nei primi tempi](https://assets.culturabologna.it/0f9f7f2f-21cd-4c85-b2e4-f4a19a0d3424-casa-santa-chiara-01.jpg/658e92357ddaf83a37526e47323880e7e339b4c0.jpg)
Fonte: Casa Santa Chiara (www.casasantachiara.it)