Processo a Walter Reder, il boia di Marzabotto
Presso il Tribunale militare di Bologna inizia il processo al maggiore Walter Reder, comandante del battaglione esplorante della 16ª divisione corazzata "Reichsführer SS".
E’ considerato il principale responsabile degli eccidi di civili avvenuti a Marzabotto e in alcune borgate toscane - Certosa di Farneta, Sant'Anna di Stazzema, Valla di Fivizzano, San Terenzo - nel corso della ritirata tedesca in Italia dell'autunno 1944.
Catturato a Salisburgo il 5 maggio 1945 da soldati americani, l'ex SS è stato consegnato prima alle autorità militari inglesi, poi è stato estradato in Italia.
Nel memoriale La guerra partigiana (27 settembre 1951) sosterrà la natura prettamente militare del rastrellamento tedesco a Monte Sole e darà ai partigiani la colpa dell'inevitabile coinvolgimento dei civili:
I combattimenti da parte tedesca non rappresentarono alcuna azione di rappresaglia o repressione contro la popolazione civile, ma furono vere azioni militari originate dalla necessità della situazione; che le popolazioni civili non combattendo siano state coinvolte in perdite, non è possibile impedire in una guerra ma è principalmente da addebitare al modo di combattere dei partigiani stessi.
Il processo per la strage di Monte Sole si concluderà il 31 ottobre 1951 con una sentenza di condanna all'ergastolo. Il procuratore militare Stallacci aveva chiesto per Reder la pena di morte, ancora prevista dal codice militare.
Dopo una lunga detenzione nel carcere militare di Gaeta, il “Boia di Marzabotto” sarà graziato e liberato il 24 gennaio 1985, nonostante il parere contrario espresso a più riprese dai familiari delle vittime. Nel referendum tenutosi nel luglio del 1967 il no aveva ottenuto 282 voti, contro 4 sì.
Il comandante nazista morirà a Vienna il 2 maggio 1991 senza aver mai espresso un vero pentimento.
Oltre a quello particolarmente vasto e crudele di Monte Sole, sono stati almeno una quarantina gli eccidi perpetrati dai nazifascisti in provincia di Bologna, con più di 600 morti. Di alcuni di essi nell'immediato dopoguerra sono state occultate le prove, rimaste a lungo nel cosiddetto "armadio della vergogna".
- Luigi Arbizzani, Prima degli unni a Marzabotto, Monzuno, Grizzana. Uomini, luoghi ed altro dal '900 agli eccidi nazifascisti del 1944, il post-liberazione e il ricordo, Bologna, Grafis, 1995, pp. 162-165 (foto)
- Il boia è libero!, in 40°: 1945-1985. Alba di libertà, Bologna, ANPI provinciale, 1985, p. 41
- Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 71
- Paolo Cozzi, Reder: il regista delle inaudite sagre di sangue, Ortonovo : Grafiche Sanguinetti, 1967
- Vasco Ferretti, Le stragi naziste sotto la linea gotica. 1944: Sant'Anna di Stazzema, Padule di Fucecchio, Marzabotto, Milano, Mursia, 2004
- Ena Frazzoni, Note di vita partigiana a Bologna, Bologna, Tamari, 1972, nota a p. 101
- Luciano Gherardi, Le querce di Monte Sole. Vita e morte delle comunità martiri fra Setta e Reno, 1898-1944, introduzione di Giuseppe Dossetti, 5. ed., Bologna, Il mulino, 1994, pp. 324-325
- Franco Giustolisi, L'armadio della vergogna, Roma, Nutrimenti, 2004
- Mauro Maggiorani, La guerra in casa. I luoghi, le persone, gli ideali, in: Casteldebole in fiamme. La battaglia e l'eccidio dell'ottobre 1944 nella storia della 63. brigata Bolero, Bologna, ANPI, 2006, p. 13
- Alberto Mandreoli, Chi resta saldo. Memoria e responsabilità, Monte Sole, 1944, Castello di Serravalle, Epika, 2012, pp. 143-150
- Giorgio Ognibene, Dossier Marzabotto. I sotterranei di Bologna, Bologna, APE, 1990, pp. 147-149
- Nazario Sauro Onofri, Marzabotto non dimentica Walter Reder, Bologna, Grafica Lavino, 1986
- Pro memoria 1943-2000. Cronologia, a cura di Sebastiano Gulisano, Modena, Grafiche Jolly, 2000, p. 58
- Reder nel giudizio della magistratura militare, Roma, a cura dell'ufficio stampa del Ministero della Difesa, 1961
- Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell'ultimo fronte di guerra in Italia, Fidenza (PR), Mattioli, 2009, p. 28
- Toni Rovatti, Il caso Reder, in La politica del terrore. Stragi e violenze naziste e fasciste in Emilia Romagna. Per un atlante delle stragi naziste in Italia, a cura di Luciano Casali e Dianella Gagliani, Napoli-Roma, L'ancora, 2008, pp. 259-275
- Pierangelo Sapegno, Libero senza il perdono di Marzabotto, in "Almanacco di Bologna" (1984), pp. 16-17
- Gerhard Schreiber, La vendetta tedesca. 1943-1945, le rappresaglie naziste in Italia, Milano, Mondadori, 2000
- SS Walter Reder il maggiore pentito: a quarant'anni da Marzabotto cronaca documentaria di un ravvedimento tentato. L'ordinanza integrale del tribunale militare di Bari, Bari, dall'Interno, 1981
- Joachim Staron, Fosse Ardeatine e Marzabotto. Storia e memoria di due stragi tedesche, Bologna, Il mulino, 2007, pp. 179-195, 314-322
- Ivan Tognarini, Kesselring e le stragi nazifasciste. 1944: estate di sangue in Toscana, Roma, Carocci, 2002
- (foto): Bologna è libera. Pagine e documenti della Resistenza, a cura di Luigi Arbizzani, Giorgio Colliva, Sergio Soglia, Bologna, ANPI, 1965, pp. 105, 109, 111