Le macchine Carpigiani per il gelato all'italiana
Il tecnico e progettista Bruto Carpigiani (1903-1945), già direttore tecnico dell'ACMA e inventore della “ruota a zeta”, mette a punto, poco prima di morire, il progetto di una nuova macchina per gelati, l'Autogelatiera.
Esso viene utilizzato dal fratello Poerio, che dal 1946 avvia una fortunata attività produttiva e imprenditoriale. La Carpigiani Bruto Srl assorbirà la Cattabriga, detentrice dal 1927 del primo brevetto di mantecatore automatico, e diverrà in pochi anni leader mondiale nella produzione di macchine per il gelato all'italiana.
Dal 1969 l'azienda si trasferirà da via Parigi, nel centro di Bologna, nel più ampio stabilimento di Anzola Emilia.
Il simbolo della Carpigiani è la statua della campionessa bolognese di atletica Ondina Valla (1916-2006), forgiata nel 1938 dal fratello Rito, apprezzato scultore e collocata da Poerio Carpigiani all'ingresso della fabbrica di Anzola.
- Luca Bortolotti, Nella macchina del freddo di Bruto il segreto di 70 anni di gelato mundial, in: "La Repubblica", 27 dicembre 2016, cronaca di Bologna, p. 13
- Carlo Donati, Strada Nove. La via Emilia e le sue curve, Ancona, Affinità elettive, 2020, vol. 1., pp. 305-307
- Guida culturale industriale commerciale artigianale e turistica di Bologna e provincia, a cura di Renato Coppe, Bologna, Aniballi, 1988, p. 332 sgg.
- Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1997, pp. 64-65
- La ruota e l'incudine. La memoria dell'industria meccanica bolognese in Certosa, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Martorelli, Bologna, Minerva, 2016, pp. 94-97, 101-104
- Luca Sancini, Una quercia dietro la curva allo stadio e Ondina non verrà mai dimenticata, in "La Repubblica", 17 ottobre 2006, sez. Bologna, p. 9