Bombe neofasciste e riunioni sovversive
Il 18 maggio alle 22,30 una bomba rudimentale scoppia su una finestra accanto alla porta d'ingresso della Camera del Lavoro.
Il 7 giugno salta il portone della sede del sindacato ferrovieri in via Altabella, mentre l'11 una bomba esplode in via Barberia 22, davanti a una sezione del PCI. Tre fascisti sono arrestati il 26 giugno, mentre tengono una riunione nel convento dell'Osservanza.
Un giovane è fermato perchè in possesso di materiale propagandistico delle Squadre d'Azione Mussolini (SAM), una organizzazione neofascista presente in città e nella provincia, dedita a volantinaggi, attentati e azioni di disturbo contro i partiti e le organizzazioni di sinistra.
- Carlo D'Adamo e William Pedrini, Un passato che non passa. Il documentario fotografico di D'Aiutolo e Parisi, Bologna, Pendragon, 2012, pp. 144-146
- Guido De Ruggiero, Alle origini dell'Italia repubblicana, 1944-1948. Lotta politica e contrasti ideali nel dopoguerra, Grassina, Le Monnier, 1994
- Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, p. 315, 321