Manifestazioni popolari nei comuni della Bassa
Il 19 febbraio davanti al municipio di Galliera si svolge “una grossa azione partigiana sostenuta da una manifestazione popolare e femminile”.
Avvertite di una distribuzione di sale, centinaia di donne convergono sulla piazza di San Venanzio, mentre i sappisti bloccano le strade d'accesso.
Le manifestanti chiedono a gran voce sale e zucchero, mancanti da mesi. Un gruppo penetra nel municipio e mette sottosopra gli uffici, gettando dalle finestre carte annonarie, registri di leva, licenze e tanti altri documenti.
Il fine è far sparire dall'anagrafe i giovani reninenti alla leva e tutto ciò che può compromettere la Resistenza. I soldati tedeschi presenti in paese non capiscono la situazione e lasciano fare, credendo vi sia in corso una festa.
Il 26 febbraio alcuni operai della Todt verranno arrestati dalle Brigate Nere con l'accusa di aver partecipato al tumulto.
Il Commissario Prefettizio Ferdinando Testoni si adopererà per la loro liberazione presso il Capo della Provincia e tenterà di alleggerire le responsabilità dei cittadini di Galliera, affermando che l'assalto al municipio era stato opera di “una turba di donne, per la maggior parte minorenni e di altri comuni”.
Inoltre si recherà a Bondeno e a Comacchio per rifornire il paese di zucchero e sale. Durante il viaggio di ritorno il motofurgone su cui viaggia sarà mitragliato da “aerei nemici” e lui rimarrà gravemente ferito.
Il 14 marzo un articolo apparso sul “Resto del Carlino” metterà in evidenza la sua “dedizione verso il popolo”.
Galliera non è il solo comune della Bassa interessato da manifestazioni di protesta. Il 21 febbraio è la volta di Malalbergo, dove un centinaio di contadine e casalinghe si raccolgono davanti al municipio e lanciano urla contro il commissario prefettizio nono stante siano minacciate dai Tedeschi in armi.
Il 27 febbraio a Minerbio viene assaltato un camion della SEPRAL carico di zucchero, poi distribuito ai presenti. I Tedeschi intervengono sparando sulla folla, ma sono contrastati da partigiani armati.
Il 28 febbraio a Baricella i Tedeschi intervengono durante una manifestazione di 400 donne e fermano alcuni partecipanti, dopo aver tentato invano di arrestare gli oratori. Poco lontano entrano in sciopero circa 300 operai della Todt. I Tedeschi armati impediscono loro di raggiungere il centro del paese.
Le direttive del CLN mirano in questa fase a creare una resistenza attiva contro l'asportazione dei prodotti, contro il mercato nero e gli affari illeciti, per la protezione delle riserve alimentari e - ove necessario - per la distribuzione delle stesse.
Le azioni devono essere attuate "con disciplina, con giustizia, applicando prezzi equi e di calmiere". L'iniziativa deve essere assunta dai CLN provinciali e comunali, che hanno la responsabilità della correttezza delle distribuzioni.
- Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, Giuliana Ricci Garotti, L'unione dei mille strumenti. Storia della cooperazione bolognese dal 1943 al 1956, Bologna, Emilia Romagna, 1991, pp. 49-50
- Maria Gervasio, Galliera, ricordi della Resistenza, Galliera, ANPI di Galliera, 1995, pp. 58-63