La Cooperativa bolognese di consumo
Sulle ceneri dell'Ente autonomo dei consumi, fondato durante la prima guerra mondiale dal “sindaco del pane” Francesco Zanardi (1873-1954), nasce la Cooperativa bolognese di consumo. Eredita i 18 negozi salvati dal fallimento dell'Ente.
Nel 1929 l'EAC, simbolo dell'amministrazione socialista, era sopravvissuto all'avvento del nuovo regime fascista grazie all'intervento di Leandro Arpinati (1892-1945), ma dopo la sua caduta in disgrazia, nel 1933, era stato abbandonato a se stesso.
Nel 1945 la Cooperativa bolognese sarà di nuovo guidata da Zanardi, tornato a Bologna dopo un lungo esilio e nominato commissario dal CLN.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 118-119
- Paola Furlan, La cooperazione di consumo bolognese nel fascismo, in Il PNF in Emilia Romagna. Personale politico, quadri sindacali, cooperazione, a cura di Maurizio Degl'Innocenti, Paolo Pombeni, Alessandro Roveri, Milano, F. Angeli, 1988, pp. 96-122
- Vera Zamagni, L'economia, in Renato Zangheri, Bologna, Roma (ecc.), Laterza, 1986, p. 308 e sgg.