1932
Scioperi nelle campagne e al Calzificio Passigli
Circa 3.000 mondine del medicinese e del basso imolese scioperano per tre giorni e manifestano nelle piazze, nonostante l'intevento della forza pubblica. Al termine dell'agitazione riescono ad ottenere un aumento del salario.
In questo anno scendono in sciopero anche le operaie del calzificio aperto da pochi mesi a Bologna da Armando Passigli, un imprenditore di origine ebraica, che sarà costretto a cedere sottocosto la sua azienda dopo le leggi razziali.
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- Mario De Micheli, 7a GAP, 2. ed., Roma, Editori Riuniti, 1971, p. 29
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, vol. 1: Luciano Bergonzini, La lotta armata, 1975, p. 231
- Deputazione Emilia Romagna per la storia della Resistenza e della guerra di liberazione, L'Emilia Romagna nella guerra di liberazione, Bari, De Donato, vol. 3: Luigi Arbizzani, Azione operaia, contadina, di massa, 1976, p. 22