Il bacino artificiale di Suviana
Il 13 giugno terminano i lavori di sbarramento del torrente Limentra di Treppio nei pressi del borgo di Suviana sull'Appennino bolognese.
La costruzione della nuova diga è iniziata il 15 ottobre 1928 su progetto degli ingegneri Francesco Pelagatti e Luigi Mirone e per conto delle Ferrovie dello Stato.
Alta 97 metri, del tipo “a gravità a profilo triangolare”, ha al centro un grande fascio littorio in bronzo, illuminato durante la notte.
In questo periodo è la diga più imponente in Italia e, con il suo bacino di oltre 40 milioni di metri cubi di acqua, sovrasta la valle del Reno e la città di Bologna.
La realizzazione dell'impianto idroelettrico di Suviana ha comportato un grande impiego di uomini e mezzi. Sono state costruite nuove strade e una teleferica per il trasporto di cemento dalla stazione di Porretta Terme.
La centrale elettrica situata ai piedi della diga, completata nel settembre 1932, è la maggiore tra quelle di proprietà pubblica. Sfrutta il salto creato dallo sbarramento.
Vi sono installati tre grandi gruppi generatori. La produzione di energia è finalizzata alla elettrificazione delle linee ferroviarie che attraversano l'Appennino.
Col tempo saranno fatte confluire nel bacino di Suviana, tramite condotti sotterranei, le acque del Reno e del Limentra di Sambuca, attraverso i bacini di Molino del Pallone e Pavana.
Negli anni 1970-1975 vi saranno forzate anche le acque del bacino del Brasimone e così il complesso Suviana-Brasimone diventerà il principale dell'Appennino Settentrionale, comparabili, a livello di potenza e produzione, a quelli delle centrali alpine.
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- Paolo Digiuni e Renzo Zagnoni, Le dighe di Suviana, Pavana e Molino del Pallone. I ricordi dell'ingegner Pelegatti, figlio del progettista, 2000
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