Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1928Il palazzo delle Provincie RomagnoleL'architetto Edoardo Collamarini (1863-1928) progetta in stile eclettico neo-rinascimentale il palazzo delle Provincie Romagnole in via Rizzoli. E' sede del Credito Romagnolo, istituto per il risparmio e il finanziamento della piccola impresa, avviato nel 1896 da Giovanni Acquaderni (1839-1922). Al fondatore è dedicata l'elegante galleria passante al piano terreno, decorata da Giannino Lambertini (1891-1968) nel 1932. Lo stabile sorge sul luogo dell'antico ospedale di San Giobbe (sec. XVI), specializzato nella cura delle malattie veneree e dell'Oratorio dei Guarini.details
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1928Chiude il caffè della BarchettaChiude uno dei locali storici di Bologna: il caffè della Barchetta. Situato in via dei Libri (poi via Farini n. 4), all'angolo con via D'Azeglio, ha ospitato nelle sue sale cittadini illustri come il restauratore Alfonso Rubbiani e l'avvocato Giuseppe Ceneri, il chimico Giacomo Ciamician e il poeta Enrico Panzacchi. Soprattutto d'estate vi accorrevano professionisti e commercianti, per consumare "una frettolosa ma squisita colazione alla forchetta" (Giacomelli). Il nome era dovuto all'insegna di una bottega di merceria, raffigurante in stile carraccesco la Sacra Famiglia "in barca veleggiante". Il portico davanti al caffè aveva un parapetto, per il notevole dislivello con la strada, Da quel parapetto fu fatto precipitare un giorno un soldato austriaco.details
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1928Sergio Burzi: un pittore in manicomioAffetto da una grave malattia mentale, Sergio Burzi (1901-1954), illustratore di libri per ragazzi e di periodici come “Il Corriere dei Piccoli” e “Ragazzi d'Italia”, viene ricoverato e rinchiuso in manicomio. Il pittore bolognese è anche acquarellista autodidatta di paesaggi e marine. Tra le sue opere più importanti vi sono le illustrazioni a penna e sfumino dello Zadig di Voltaire e quelle del Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno di Giulio Cesare Croce. In manicomio continuerà a disegnare, ritraendo il mondo e le persone attorno a lui. Sarà l'organizzatore della prima scuola d'arte manicomiale in Italia. Dimesso nel 1934, dal suo studio accanto alla Piazzola ritrarrà la vita del mercato settimanale. La malattia mentale continuerà comunque a limitare la sua vita e a minare la sua carriera artistica. Le sue migliori espressioni saranno le opere di pura fantasia, frutto forse di allucinazioni visive, che ricordano Callot e Goya.details
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1928L'OVRA a BolognaViene aperta la sede locale dell'OVRA (Organizzazione per la Vigilanza e la Repressione dell'Antifascismo), la polizia politica costituita l'anno precedente a Milano come Ispettorato Speciale di Polizia e sotto le mentite spoglie di una società vinicola. Il primo responsabile della zona di Bologna è Giuseppe D'Andrea, poliziotto ritenuto “tanto preparato, quanto spietato”, che rimarrà in servizio fino al 1940, per passare il testimone a Mariano Norcia. Oltre che dei vari organismi di polizia giudiziaria, l'OVRA si serve di una rete di informatori reclutati nei vari luoghi di lavoro. Il suo compito principale è il controllo e la repressione del movimento antifascista, la vigilanza e la schedatura degli oppositori politici, in particolare i comunisti. I sovversivi arrestati sono sottoposti a duri interrogatori e a sevizie, detenuti in carcere in celle d'isolamento, senza che i loro nomi figurino sui registri d'ingresso, e infine vengono deferiti ai Tribunali Speciali. I funzionari e gli agenti dell'OVRA bolognese, compreso il capo dell'ispettorato Armando Giglio, che nel 1943 succederà a Norcia, rimarranno in servizio anche nel periodo badogliano.details
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1928Record di Giuseppe Palmieri nel giavellottoL'atleta della Virtus Giuseppe Palmieri (1902-1989) conquista il record italiano nel lancio del giavellotto, con la misura di m 59,68. E' il coronamento di un'ottima carriera, che comprende oltre quaranta presenze in Nazionale e il primato nel salto in alto, portato, con il suo nuovo stile “a doppia forbice”, fino alla misura di 1,86 m. In questa disciplina conquisterà quattro titoli italiani consecutivi, tra il 1925 e il 1928, mentre nel giavelloto trionferà nel 1925 e 1929. Oltre che buon interprete del Pentathlon, nel 1934 Palmieri sarà anche allenatore e giocatore della Virtus pallacanestro. Nel 1937 si trasferirà a Catania, dove dirigerà le locali squadre del GUF e della GIL, scendendo, all'occorrenza, anche in campo.details
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1928La facciata della chiesa delle MuratelleSu progetto dell'architetto Edoardo Collamarini viene rifatta la facciata della chiesa di Santa Maria delle Muratelle situata in via Saragozza a poca distanza dal collegio di Spagna. Costruita prima del XIII secolo vicino a mura minori aggiunte alla cerchia del mille - le muratelle appunto - la chiesa ha subito tra il Seicento e il Settecento notevoli modificazioni ad opera del Dotti e del Compagnini.details
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1928La Galleria del Leone e altri "passages"Nel nuovo Palazzo del Commercio, costruito nei pressi della Loggia dei Mercanti su progetto di Carlo Chierichetti, è ricavata la Galleria del Leone. Si tratta di un'ampia galleria commerciale, dotata di “una grande copertura vetrata in ferro”, che assomiglia ai passages caratteristici a Parigi nella zona dei grandi boulevard. Nello stesso anno Edoardo Collamarini realizza - poco distante, con accesso su via Rizzoli - la Galleria Acquaderni all'interno del Palazzo delle Province Romagnole, utilizzando in parte le strutture dell'antico Ospedale di San Giobbe dei Luetici e dell'Oratorio di Santa Maria dei Guarini. Anche Giulio Ulisse Arata in questo periodo inserisce due passaggi coperti nella ristrutturazione del Quadrilatero, collegando via Marchesana, via Toschi e il Portico della Morte. Altri passages saranno costruiti a Bologna nel secondo dopoguerra, quali la Galleria del Toro (1954), frutto della ricostruzione dell'ex hotel Brun, la Galleria del Palazzo Santunione in via Ugo Bassi e la Galleria Cavour, edificata negli anni Sessanta su progetto di Giorgio Pizzighini e Luigi Vignali.details
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1928La Scuola Convitto per Infermiere ProfessionaliSu iniziativa della Croce Rossa Italiana è edificata nei pressi del Policlinico Sant'Orsola la Scuola Convitto per Infermieri Professionali. Il suo sorgere è reso possibile da un accordo con l'Amministrazione degli Ospedali e da una cospicua donazione della nobile famiglia Isolani. La scuola inizierà la sua attività nell'anno scolastico 1931-32, con l'obbligo di ospitare le allieve nel convitto per due anni. Dal 1971 anche i maschi saranno ammessi ai corsi di infermieristica.details
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1928Carrozzine e giochi GiordaniNel 1928 la ditta Giordani comincia a costruire carrozzine per bambini su scala industriale e con criteri moderni.Raffaele Giordani, fabbro ferraio con bottega in via San Vitale, aveva iniziato dal 1885 a produrre velocipedi. Il figlio Pietro aveva continuato l'attività in via Foro Boario, aggiungendo la produzione di tricicli per bambini.Nel 1911, alla sua morte, i nipoti hanno trasferito la ditta in via Ronzani: ai fortunati tricicli si sono aggiunti attrezzi per giardino, carrozzine per bambole, ferramenta per infissi.Dagli anni Trenta, assieme alle carrozzine e a piccole automobili a pedali, la ditta Giordani fabbricherà la “ciclobalilla”, una biciclettina dotata di stabilizzatori laterali (le "ruotine").Divenuta famosa in Italia per i suoi brevetti, alla vigilia della guerra, l'officina di via Niccolò dell'Arca darà lavoro a circa 500 persone.Dopo le distruzioni belliche, riprenderà nel 1946 la produzione e l'esportazione nel mondo di carrozzine e giocattoli, adottando forme avanzate di produzione a catena.Dal 1961 inaugurerà un nuovo stabilimento, per 1.000 operai, a Casalecchio di Reno.details
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1928La sede del Regio Istituto Superiore AgrarioSu progetto di Gustavo Rizzoli, ingegnere del Consorzio per l'edilizia universitaria, è completata la nuova sede del Regio Istituto Superiore Agrario. Il grande e articolato edificio, contenente le aule, i laboratori, la biblioteca, si trova in via Filippo Re, nei pressi della Delizia della Viola. La costruzione, iniziata nel 1925, è stata finanziata con una Convenzione stipulata nel 1924 tra Provincia, Comune, Cassa di Risparmio di Bologna, sen. marchese Giuseppe Tanari e Ministero dell'Economia Nazionale. Il Regio Istituto Superiore Agrario è sorto nel 1923 dalla trasformazione della Regia Scuola superiore Agraria. Nel 1935 diverrà Facoltà di Agraria.details
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1928Il Velocino, rivoluzionaria biciclettaIl rag. Ernesto Pettazzoni, definito l'enfant prodige del commercio bolognese - nel suo negozio di via D'Azeglio si distingue per spregiudicate vendite a rate di biciclette, motorini e abbigliamento sportivo - inventa il Velocino, singolare veicolo a pedali con il sellino sulla ruota posteriore e il manubrio ripiegato all'indietro. Si tratta di una delle prime biciclette facilmente pieghevoli e trasportabili. Nello stesso tempo è un mezzo di trasporto adattabile a diverse tipologie di clienti (anche ai bambini e alle signore) e a diversi usi: montando un portapacchi sulla ruota posteriore può, ad esempio, diventare una robusta bicicletta da carico. A Bologna è dato a nolo nel piazzale davanti ai Giardini Margherita da un tal Busacchi, inventore a sua volta del catarifrangente. “Il povero Pettazzoni”, ideatore, oltre che del Velocino, anche della sedia a sdraio, morirà suicida nel 1947, dopo il fallimento della sua azienda.details
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1928Demolizione dell'ippodromo ZappoliViene demolito lo storico ippodromo Zappoli, attivo dal 1888 presso porta San Felice per lo sport e le gare equestri. In quarant'anni di attività ha ospitato anche corse ciclistiche, gare di tiro al piccione e al piattello, corse di struzzi e circhi, compreso quello di Buffalo Bill. Al suo posto si costruiscono case popolari e abitazioni borghesi, in un periodo di forte urbanizzazione e notevole espansione della prima periferia.details
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January 24, 1928Il movimento comunista è disorganizzatoDurante la Seconda Conferenza della Gioventù Comunista (FGCI), che si tiene tra il 22 e il 25 gennaio nei dintorni di Basilea, il delegato Amedeo Gamberini (1906-1939) lancia un’allarme circa la situazione del movimento comunista a Bologna. Egli afferma che nel capoluogo emiliano, dopo l’ondata di arresti dell’anno precedente, esso appare “in uno stato di disorganizzazione”. Gamberini sarà a sua volta arrestato nell’estate del 1928 e condannato dal Tribunale Speciale per propaganda sovversiva e tentata ricostituzione del partito comunista. Durante il confino a Procida e a Turi si ammalerà di tubercolosi e morirà il 25 ottobre 1938 all’ospedale Pizzardi di Bologna.details
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January 28, 1928Il "manocipede" di Aroldo FerriAroldo Ferri, studente di fisica originario di Crespellano, esperimenta ai Giardini Margherita il “manocipede” (o monocipede), annunciato dal quotidiano “Il Littoriale” come una rivoluzione in campo ciclistico. Si tratta infatti di un nuova bicicletta, sulla quale, oltre che a pedalare, si effettua un movimento delle braccia alzando e abbassando il manubrio collegato alla trasmissione. La geniale macchina consente una velocità più elevata e insieme una ginnastica più completa. Dopo le prime prove positive, il progetto di Ferri è incoraggiato dallo stesso Mussolini. In seguito il principio del manocipede sarà applicato a un veicolo per il volo muscolare, denominato "Icaro". Dopo quello a motore e quello a vela, il volo muscolare appare come l'ultima frontiera dell'aeronautica. L'Icaro sarà collaudato da Ferri nel 1932 sulle colline di Pragatto, ma al primo tentativo precipiterà distruggendosi.details
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February 12, 1928Il Circolo della StampaIl 12 febbraio è inaugurato a Bologna il Circolo della Stampa. L'onorevole Edmondo Rossoni (1884-1965), segretario generale dei sindacati fascisti, tiene un discorso sul ruolo degli intellettuali. Il Circolo raccoglie “coloro che operano nel campo spirituale e artistico” e aspira a diventare “la tappa ospitale” degli intellettuali e delle personalità di passaggio in città. Presidente è l'avvocato Giorgio Pini (1899-1987), direttore del giornale fascista "L'Assalto" e - di lì a poco - del "Resto del Carlino". Vice presidenti sono altri due personaggi ben noti e potenti: il professor Giuseppe Lipparini, insegnante all'Accademia, consigliere comunale, corrispondente di vari giornali, che dalle pagine del "Carlino" seguirà, per conto di Pini, la vita artistica bolognese; e l'imprenditore Arturo Gazzoni, console del Perù e Commissario dell'Aereo Club "Bortolotti". Il Circolo della Stampa organizzerà manifestazioni culturali di primordine, quali concerti e mostre. Nel 1929 La sede sarà trasferita a Palazzo Spada in via Castiglione 25.details
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March 27, 1928La Fiat di Porta San FeliceL'ing. Antonio Calippo Braschi (1872-1953), già tecnico delle Ferrovie Argentine, è l'autore dei progetti per le sedi Fiat di Bologna, Forlì e Faenza. Il vasto edificio bolognese riprende in parte la struttura della preesistente carrozzeria Fiorini. Replica l'immagine di architettura industriale in stile liberty già fissata nel 1904-1906 da Alfredo Premoli (1876-1967) con il primo stabilimento Fiat di corso Dante a Torino. Gli elementi caratterizzanti sono le due torrette ai lati della facciata, i grandi finestroni a tre scomparti e un ingresso decorato, che non nasconde la pretesa di un arco trionfale. Il garage Fiat di Braschi, con la sua vasta mole, rimarrà a caratterizzare il lato orientale di viale Silvani, tra porta San Felice e porta Lame, fino al 1961, quando verrà definitivamente demolito e sostituito da anonimi condomini dello IACP.details
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April 26, 1928Il Bologna RugbyAl campo dello Sterlino si tiene l'allenamento d'esordio della squadra di rugby, nata come sezione della grande organizzazione Bologna Sportiva. Le adesioni sono state raccolte presso la sede del Gruppo rionale “Filippo Corridoni” in via del Borgo. Sono una trentina gli atleti raccolti da Livio Luigi Tedeschi, dirigente sportivo appassionato di atletica pesante e arti marziali: in parte lottatori dalla Sempre Avanti! (tra essi Donati, Malossi, Bartolini, Gruppioni) e in parte velocisti dalla Virtus. La squadra è la prima iscritta alla neonata Federazione italiana Rugby (tessera n. 1) e in ottobre giocherà la prima partita ufficiale a Roma, davanti a 20.000 spettatori, contro la S.S. Lazio, perdendo per 15 a 0. La stessa Lazio e l'Ambrosiana Milano giocheranno al velodromo di Bologna la finale di spareggio del primo campionato italiano di rugby: vittoria dei milanesi per 3 a 0. Nel corso della sua storia il Bologna Rugby avrà buoni giocatori, tra i quali Andrea Lo Cicero e Nicola Aldrovandi, che vestiranno anche la maglia della Nazionale. Varie vicende porteranno il club ai massimi livelli del campionato italiano, ma anche a retrocessioni e fallimenti. Nel 2016 verrà insignito dal CONI della stella d'oro al merito sportivo.details
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May 10, 1928La Fameja BulgneisaInizia in palazzo Lianori (via Barberia n. 11) l'attività della Fameja Bulgnejsa, associazione apolitica fondata da Luigi Longhi (1884-1944), che ha il compito di diffondere la conoscenza del dialetto e della letteratura dialettale. Dopo alcuni anni di intensa attività, l'associazione verrà di fatto liquidata durante il fascismo e sarà rifondata nel dopoguerra. Avrà come Presidente onorario perpetuo il grande scienziato bolognese Guglielmo Marconi (1874-1937).details
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May 26, 1928Giorgio Pini direttore del "Resto del Carlino"Già direttore de “L'Assalto”, a soli 29 anni Giorgio Pini (1899-1987) è designato alla guida del “Resto del Carlino”, che naviga da tempo in cattive acque dal punto di vista finanziario, tanto che il Consiglio di Amministrazione è sul punto di cederlo. Il giornale è gravato da diversi oneri, tra i quali il costo di stampa del quotidiano sportivo “Il Littoriale”, mentre le vendite sono in calo. Conosciuto per le sue doti di “fascista equilibrato”, il nuovo direttore riceve il saluto di Mussolini, che gli raccomanda di fare un giornale "che sia degno oggi e domani del quadrivio della rivoluzione delle camicie nere". Il potente Podestà Arpinati, invece, lo considera solo una copertura dell'amico Missiroli, al momento in disgrazia presso il Duce. Umiliato di sentirsi semplicemente un trait d'union, Pini non starà al gioco e perciò sarà presto dimissionato, il 4 marzo 1930. Sarà in seguito caporedattore al "Popolo d'Italia" e quindi nuovamente direttore del "Carlino" e anche, dal 20 ottobre 1944, sottosegretario agli Interni nel periodo della Repubblica Sociale, unico bolognese nel governo di Salò. Nel 1946 sarà processato per collaborazionismo con i tedeschi. Le cariche ricoperte nella RSI saranno viste dall’accusa come una prova schiacciante di intesa con l’invasore tedesco. Sulla base di note biografiche da lui stesso redatte, i giudici lo descriveranno come protagonista di "nobili battaglie" contro gli esponenti del vecchio regime e fautore di riforme sociali e di pacificazione. Eviterà la pena capitale prevista per il reato di collaborazionismo e otterrà una pena di soli dieci anni, subito ridotta a sei per una decorazione ottenuta nella Grande Guerra. Nel 1946 Pini sarà tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano, assieme a Giorgio Almirante e Pino Romualdi. Nel 1947 sarà denunciato con Franco Maria Servello di apologia di fascismo.details
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June 12, 1928Inaugurazione del monumento a CarducciAlla presenza di re Vittorio Emanuele III e della regina Elena, di Mussolini “duce del fascismo” e del Podestà Arpinati, viene inaugurato solennemente, a vent'anni dalla sua commissione, il grande monumento a Giosuè Carducci in marmo di Carrara. La “vasta scenografia marmorea” è l'opera più illustre e di maggiore impegno di Leonardo Bistolfi (1859-1933), artista del liberty amato da D'Annunzio e considerato lo “scultore ufficiale dell'Italia monarchica e liberale” (Buitoni). Nel suo stile “prevalgono le linee compositive languide e fluide, 'a schiocco di frusta', dell'Art Nouveau e una poetica vagamente visionaria, tipica del Simbolismo” (Collina). Il monumento occupa quasi per intero il giardino accanto all'ultima dimora del poeta in via del Piombo, addossato ad un tratto delle antiche mura del Trecento. Ai lati della scultura centrale, raffigurante Carducci seduto e pensieroso, ci sono i gruppi allegorici La Natura e il Poeta e La Libertà sul sauro destrier della Canzone, che intendono riassumere plasticamente la sua lirica. Durante la seconda guerra mondiale le solide fondamenta del monumento verranno adibite a rifugio antiaereo.details
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June 13, 1928Il Re inaugura a Imola il monumento ai Caduti della guerra 1915-1918Alla presenza del Re Vittorio Emanuele III e della Regina Elena viene inaugurato nella piazza centrale di Imola il monumento ai caduti della Grande Guerra. E' una stele che si eleva su un'ara contornata da quattro figure, che rappresentano la Vittoria in quattro campi fondamentali: la terra, il mare, il cielo e l'officina. Alla sommità vi sono fasci littori e corone di ulivo, mentre alla base sono inserite quattro lapidi in bronzo con i nomi dei caduti. L'opera è stata commissionata all'architetto Giovanni Battista Milani (1876-1940) e allo scultore bresciano Angelo Zanelli (1879-1942), insegnante all’Accademia di belle arti di Roma e autore di bassorilievi e sculture al Vittoriano. Ultimato nel 1926, il monumento è rimasto per due anni coperto da un telo e nascosto alla vista dei cittadini, fino alla sistemazione della piazza Vittorio Emanuele. La collocazione in questo luogo, a lungo contestata, è stata fortemente voluta dal fascio locale. All'inizio del nuovo secolo, dopo un interminabile e acceso dibattito, il manufatto, composto da un centinaio di pezzi in pietra e bronzo, verrà smontato e ricomposto (2011) nel giardino “Curti”.details
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July 12, 1928Giuseppe Biagi eroe della Tenda RossaI superstiti dell'equipaggio del dirigibile Italia, comandato da Umberto Nobile (1885-1978) e precipitato sui ghiacci al largo delle Isole Svalbard dopo aver sorvolato il Polo Nord, vengono soccorsi dal rompighiaccio russo Krassin, grazie all'SOS lanciato dal radiotelegrafista Giuseppe Biagi (1897-1965). Nato nella campagna di Medicina, Biagi si è diplomato all'Istituto Tecnico Aldini Valeriani di Bologna. Dopo aver partecipato come marconista ad importanti azioni belliche durante la grande guerra, ha accettato di seguire l'impresa artica di Nobile. Con un impianto trasmittente di riserva, la "Ondina 22" e un'antenna improvvisata, ha tentato ripetutamente di mettersi in contatto con nave appoggio "Città di Milano", indicando la posizione della famosa Tenda Rossa. L'avventura si conclude il 2 luglio dopo più di un mese di affannose ricerche - vi perdono la vita vari soccorritori, tra i quali il celebre esploratore norvegese Roald Amundsen (1872-1928) - mentre tutto il mondo attende con il fiato sospeso. Tornato in Italia, Biagi continuerà a lavorare come sottufficiale marconista della Marina Militare. Negli ultimi anni, eroe ormai dimenticato, aprirà un distributore di benzina nei pressi di Roma. L'episodio della Tenda Rossa segna la definitiva affermazione delle trasmissioni radio a onde corte nell'aviazione civile e militare.details
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August 3, 1928Grave incidente nel cantiere della DirettissimaA circa 1.400 metri dall'imbocco nord della grande galleria della Direttissima in costruzione avviene un grave incidente. Mentre viene fatta brillare una “volata” di mine nel cunicolo inferiore di avanzamento, il gas presente nel locale si infiamma ed esplode, bruciando le armature e propagandosi rapidamente ai cantieri di lavoro. Un secondo scoppio demolisce un tratto del tramezzo di ventilazione, brucia le capriate in legno della calotta, provocando il crollo di gran parte del cunicolo superiore. I tentativi di domare l'incendio risulteranno a lungo vani e per proseguire il lavoro di scavo sarà necessario aggirare la zona con un tratto in curva, per riprendere più avanti l'asse normale della galleria. Solo il 10 dicembre successivo sarà possibile spegnere l'incendio mediante allagamento e procedere alle opere di ricostruzione del tratto danneggiato e solo il 12 febbraio 1929 l'attività del cantiere sud potrà ricominciare. Un altro grave incidente, dovuto a una esplosione di gas nella zona di Lagaro, era avvenuto il 14 ottobre 1923, con il tragico bilancio di sette operai morti e oltre venti feriti. Durante la costruzione della linea ferroviaria Direttissima tra Bologna e Firenze, 99 persone perderanno la vita in numerosi incidenti sul lavoro. Alla loro memoria sarà edificata una fontana monumentale nel piazzale della stazione di Bologna.details
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September 3, 1928Salvatore Pincherle e il Congresso dell'Unione Matematica InternazionaleSi tiene a Bologna, dal 3 al 10 settembre, il II Congresso dell'Unione Matematica Internazionale. Partecipano più di 800 scienziati: per la prima volta, dopo la grande guerra, vi sono anche matematici tedeschi, austriaci e ungheresi. Il congresso è curato da Salvatore Pincherle (1853-1936), professore triestino di origine ebraica, fondatore dell'analisi funzionale e promotore dell'Unione Matematica Italiana (1922). Il grande matematico insegna dal 1881 all'Università di Bologna, dopo una breve esperienza a Palermo. Ha tenuto in un primo tempo corsi di algebra e geometria analitica, per succedere poi a Cesare Arzelà (1847-1912) sulla cattedra di calcolo infinitesimale e matematiche superiori. Nel 1925 è stato tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali fascisti redatto da Giovanni Gentile. Nel 1930, ancor prima del pensionamento, gli verrà dedicato un premio e al suo nome sarà intitolato l'Istituto matematico bolognese.details
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September 25, 1928Sentenza del Tribunale Speciale contro antifascisti bolognesiIl 25 settembre la Commissione Istruttoria presso il Tribunale Speciale per la difesa dello Stato pronuncia una sentenza di condanna a carico di quaranta antifascisti bolognesi. Tra essi Umberto Macchia, Sirro Fantazzini, Gustavo Trombetti e Giannina Alvisi. Sono tutti accusati di aver commesso “atti diretti a far sorgere in armi gli abitanti del Regno contro i poteri dello Stato e a suscitare la guerra civile”. Essi hanno cercato di riorganizzare il disciolto partito comunista e fatto “insidiosa propaganda” per le dottrine di quel partito, con riunioni, stampe clandestine e attività di “soccorso rosso”. Alcuni sono stati arrestati durante una grande retata seguita all'affissione di manifesti antifascisti a Bologna e a Casalecchio di Reno nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 1927. Tredici imputati sono rinviati a giudizio per ricostituzione del Partito comunista, alcuni di essi anche per offese al capo del governo. Il 27 febbraio la Commissione Istruttoria aveva rinviato al giudizio del TS diciotto “corrieri e dirigenti interregionali comunisti”, tra i quali i bolognesi Giuseppe Dozza e Alberto Fabbri, segretario del 4° segretariato interregionale di Firenze.details
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September 25, 1928Muore Edoardo CollamariniL'architetto Collamarini era “un ometto grassottello, dal volto roseo”. Lo chiamavano non senza ironia “al Bamben Gesò” (il Bambin Gesù). Ma era considerato il maggiore architetto emiliano del Novecento. Nato nel 1863, si era diplomato nel 1884 all'Istituto di Belle Arti, dove aveva riportato alte valutazioni e vinto medaglie. All'inizio della sua attività fu molto vicino ad Alfonso Rubbiani, che ne condizionò notevolmente la personalità artistica. Il "costruttore di illusioni" ne apprezzava le grandi qualità di disegnatore, come nel caso dell'atlante pubblicato per i restauri della basilica di San Francesco. Nel 1887 partecipò al discusso concorso per la facciata di San Petronio e l'anno seguente a quello bandito dal Comune per la sistemazione del piazzale di Porta Galliera, per il quale ottenne un premio di incoraggiamento. In questi progetti si rivelano le sue tendenze costruttive: "il restauro stilistico e la progettazione eclettica", conseguenze "di una preparazione accademica rigida più che rigorosa, unilaterale più che conformista". Fu insegnante a Roma e a Parma e dal 1908 professore di architettura all'Istituto di Belle Arti di Bologna, di cui divenne direttore nel 1917 e presidente nel 1924. Tra i suoi studenti vanno annoverati alcuni giovani progettisti, che parteciperanno al movimento moderno: da Giuseppe Vaccaro a Antonio Sant'Elia, da Gian Luigi Giordani a Alberto Legnani, a Enrico De Angeli. Da un punto di vista stilistico Collamarini rimase legato a un linguaggio eclettico e all'uso di materiali tradizionali. Nel 1897 cominciò la costruzione dell'Istituto Salesiano, presso il quale sorse più tardi quella che è considerata la sua opera maggiore: la chiesa del Sacro Cuore, con la sua "bestiale cupola" (Longhi), ben visibile dai viaggiatori che transitano in stazione. Nel frattempo eseguì opere in San Francesco e San Martino ed eresse cappelle nel cimitero della Certosa. Il suo primo vero restauro di un edificio medievale fu quello di S. Maria degli Angeli, dove, secondo Zucchini, "la parte d'imitazione superò quella indicata dalle tracce". Il lavoro fu completato da Rubbiani dopo la sua partenza per Parma. Zucchini non considerava Collamarini un buon restauratore: riteneva che la sua mano si lasciasse troppo guidare dalla fantasia. Ciò fu evidente nel lungo restauro condotto nel complesso di Santo Stefano tra il 1911 e il 1925, dove operò "pesanti manomissioni e fantasiose integrazioni" (Miano) e nei cui chiostri collocò il lapidario dei caduti della grande guerra. Oltre a interventi in varie città italiane, Collamarini lasciò a Bologna numerose altre opere: dall'Istituto dei ciechi in via Castiglione a vari complessi universitari (chimica, botanica, veterinaria), dallo Châlet dei Giardini Margherita al Palazzo del Credito Romagnolo in via Rizzoli.details
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October 1928Antonio Graziadei espulso dal Partito ComunistaIl 22 ottobre Antonio Graziadei (1873-1953) ex deputato e professore di economia politica, “viene espulso dall‘organizzazione comunista per reato di pensiero“. La sua critica radicale alla teoria marxiana del valore, frutto di oltre trent'anni di studi, è inaccettabile per i marxisti ortodossi. Per molti mina le basi dell'azione del partito. E' stato aspramente criticato da Grigorij Zinov'ev, uno dei maggiori esponenti del PCUS, dalla tribuna dell'Internazionale. Importante esponente socialista imolese, Graziadei è stato seguace di Andrea Costa e ne ha ereditato il ruolo politico. Eletto deputato, ha rappresentando il collegio di Imola in parlamento fino al 1926. Partendo da posizioni moderate, vicine a quelle di Turati, si è spostato progressivamente su posizioni più radicali, partecipando alla scissione di Livorno e alla creazione del Pcd'I. Nonostante ciò ha sempre sostenuto la necessità dell'unione tra i partiti della sinistra, convinto della mancanza di ragioni profonde che ne giustificassero la divisione. I suoi studi economici sono iniziati al volgere del secolo con una tesi di laurea su Marx e non hanno più avuto soste, portando alla pubblicazione di decine di saggi e articoli. Persa la carica parlamentare e l'insegnamento universitario con l’avvento del regime, dopo l'espulsione dal partito comunista vivrà ritirato, insegnando economia politica in vari istituti tecnici italiani. Sarà riabilitato solo alla fine della seconda guerra mondiale e nel 1946 prenderà parte ai lavori della Consulta.details
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October 28, 1928Il Teatro del Fascio di CasalecchioI fascisti di Casalecchio di Reno ottengono dall'impresario edile Giordani di Bologna una parte del parco di Villa Pipes da lui acquistato. Aprono una sottoscrizione per la costruzione di un Teatro del Fascio. Il progetto è affidato all'ingegner Carlo Tornelli, mentre per gli arredi è incaricato l'ing. Melchiorre Bega. L'edificio deve servire sia come luogo per gli spettacoli che da Casa del Fascio. La sua semplice struttura non riprende i modelli modernisti dell'epoca. Al piano terreno il vasto palcoscenico e il “golfo mistico” si accompagnano alla platea. Al primo piano è posta una galleria centrale affiancata da due corpi laterali. Nella parte posteriore vi sono camerini e uffici. Una loggia costruita sul tetto è destinata ad esercizi ginnici e allenamenti di scherma. Assieme alla Casa del Fascio sono previsti un albergo diurno, una biblioteca e un piccolo ristorante. Inaugurato probabilmente il 28 ottobre 1928, il locale ospiterà il primo cinematografo di Casalecchio. In seguito sarà rilevato dal Comune e nel dopoguerra diventerà Casa del Popolo. Dal 1965 al 2012 sarà intitolato ad Alfredo Testoni, mentre nel 2015 sarà dedicato all'attrice e cantante Laura Betti (1927-2004).details
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November 4, 1928La sinagoga rinnovataLa sinagoga di via dé Gombruti è ristrutturata a cura dell'ing. Attilio Muggia (1850-1936), professore alla Scuola degli ingegneri e membro della Comunità ebraica bolognese. Egli ha donato il suo progetto al rabbino capo Alberto Orvieto. Il nuovo tempio, inaugurato con spirito patriottico nel decimo anniversario della Vittoria, presenta all'interno una grande aula quadrata con volta e lucernaio. Ai lati due corridoi fanno da accesso al piano terra, dove stanno gli uomini. Sopra ai corridoi due palchi ospitano il matroneo. All'esterno la sinagoga ha una bella facciata in stile liberty. Il progetto risale ai primi anni del secolo. La costruzione si è protratta a lungo: è stata interrotta durante la grande guerra ed è stata poi completata grazie a una sottoscrizione. Il tempio sarà bombardato nel 1943 e riattivato solo nel dopoguerra.details
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December 1928La Scuola superiore di Scienze economiche e commercialiIl Consiglio provinciale per l'economia promuove l'apertura, presso l'Università, di una Scuola superiore di Scienze economiche e commerciali, finanziata da un gruppo di enti pubblici e privati. Il Palazzo degli Studi commerciali sarà costruito nel 1933 nei pressi di Porta Galliera.details
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December 11, 1928Il Teatro futurista MarinettiIl Teatro futurista Marinetti è in scena al Duse l'11 e il 12 dicembre. Con la direzione artistica del poeta, sono proposte due opere di Enrico Prampolini (1894-1956): I prigionieri e l'amore e L'oceano del cuore. L'artista modenese figura anche come “scenotecnico”.details