Stefano Ricci
E' nato a Bologna nel 1966, vive e lavora ad Amburgo. E' un artista eclettico, pittore, grafico, illustratore, fumettista, musicista.
Dal 1985 collabora a "Frigidaire", "Linea d’ombra", "Il Manifesto", "Panorama", "Nova Express".
Pubblica Tufo per la Granata Press nel 1994, su sceneggiatura di Philippe de Pierpont, selezionato al Festival di Angoulême. Seguono Nina e Lili e Anita, quest’ultima edita nel 1998 dalla Kappa Edizioni in una nuova edizione ampliata.
Depositonero, centoventidisegni (Mano ed. e Freon ed., 1999) e Depositonero/2 (Infinito ed., 2002) raccolgono una scelta di lavori.
Dal 1994 firma progetti di immagine coordinata e di collane editoriali per le quali è stato selezionato dall'ADI, Design Index 2000, per il premio Compasso d'oro 2000.
Dal 1995 è curatore della collana "Edizioni Grafiche" della stamperia e galleria d'arte Squadro di Bologna ed è il fondatore e co-direttore della rivista "Mano und gestaltet Plakate".
Nel 1996 fonda e dirige con Giovanna Anceschi la rivista "Mano. Fumetti scritti disegni", edita ultimamente da Coconino Press.
Dal 2003 è direttore artistico di "Bianco e nero", rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Insegna disegno all'Università delle Arti Applicate di Amburgo. Dal 2008 dirige, con Anke Feuchtenberger, la casa editrice MamiVerlag.
Dal 2005 è docente della Fakultät Medien, Information und Design di Amburgo e dal 2004 è docente del corso di fumetto e grafica contemporanea al D.A.M.S. Gorizia, Università degli Studi di Udine. Autore conosciuto a livello internazionale da tempo sperimenta nuove forme creative salendo sul palco insieme a musicisti, per alimentare il flusso di segni e colori con le note. Nel 2017 partecipa alla Triennale di Milano. Nel dicembre del 2020 l'autore ha donato una sua opera originale realizzando delle stampe per il manifesto celebrativo del diciannovesimo compleanno della biblioteca Sala borsa.