Gianni Materazzo
Gianni Materazzo trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Tripoli, in Libia. Rientrato in Italia, si stabilisce con la famiglia a Bologna dove tuttora vive e lavora. Attraversa una serie di esperienze di lavoro: pubblicista, insegnante, aiuto-regista, illustratore, grafico pubblicitario, disegnatore di fumetti. Nel '74 apre a Bologna una libreria per ragazzi - ora Città del Sole - in cui promuove incontri e dibattiti. Col tempo essa diventa un importante punto di riferimento didattico per le scuole d'infanzia e primarie. Il primo approccio come giallista avviene disegnando un poliziesco a fumetti per "Orient Express", rivista diretta all'epoca da Luigi Bernardi. La storia è tratta da un romanzo di Loriano Macchiavelli, Le piste dell'attentato, ripubblicata nel 2005 da Flaccovio in una edizione per collezionisti. Qualche tempo dopo scrive il suo primo romanzo giallo, Delitti imperfetti, che vince inaspettatamente il Premio "Alberto Tedeschi" al Mystfest di Cattolica del 1989. Per Giallo Mondadori pubblica altri tre romanzi di genere: Cherchez la femme, Villa Maltraversi, I labirinti della memoria. Da essi la RAI trae altrettanti telefilm (il titolo della serie è Tre passi nel delitto), che hanno come protagonista Luca Marotta, anomala figura di avvocato impersonato dall'attore Gioele Dix e che vengono trasmessi in prima serata con un notevole successo di ascolti e di critica. Intanto Materazzo entra a far parte dello storico Gruppo Tredici, che raccoglie scrittori di gialli di Bologna e dintorni, molti dei quali ben noti ai lettori del genere. Scrive anche numerosi racconti per antologie e raccolte, oltre che per quotidiani e riviste, come "Gioia", "Donna Moderna", "Il Gambero Rosso". Per un lungo periodo collabora con la First Film, casa di produzione televisiva, scrivendo soggetti, trattamenti, sceneggiature. Recentemente ha ripreso la sua attività di giallista, completando la stesura di due nuovi romanzi. Il primo, Venerdi 17, è una storia tra il giallo e il thriller che si svolge a Positano: protagonista, ancora una volta è l'avvocato Marotta. Il secondo, L'album di famiglia, è invece un noir ambientato nei lontani, bui anni '50: teatro della vicenda è in un piccolo, sperduto paese dell'Appennino centrale. Entrambi i romanzi sono pubblicati da Alberto Perdisa Editore.