Le Caserme Rosse
Il lager di transito e smistamento delle Caserme Rosse entrò in funzione il 7 ottobre 1943. Era un complesso di bassi edifici in aperta campagna, nella periferia di Corticella, utilizzati come scuola per ufficiali della Sanità. Tra i primi ad esservi raccolti furono i carabinieri di stanza a Roma, che il 25 luglio 1943 avevano arrestato Mussolini per ordine del re.
Il 7 ottobre furono fatti disarmare dal maresciallo Graziani e avviati alla deportazione in Germania. Le Caserme Rosse ospitarono uomini e donne razziati dai tedeschi nelle città e sull'Appennino toscano ed emiliano. Solo tra giugno e ottobre 1944 vi transitarono circa 35.000 prigionieri. Essi venivano selezionati nel campo dalle SS e destinati o alla deportazione in Germania o al lavoro coatto sul fronte. Il dottor Antonio De Biase tentò a rischio della sua vita di evitare a molti prigionieri le destinazioni più dure, mentre diverse organizzazioni caritative, come la Pro. Ra. e la Croce Rossa, si impegnarono per alleviare le sofferenze dei rastrellati e rifugiare coloro che riuscivano a scappare. Dal 12 agosto 1944 fu predisposto un collegamento notturno con autobus tra le Caserme Rosse e il lager di Fossoli, nei pressi di Carpi (MO), da dove partivano i convogli per la Germania. Nel Reich i rastrellati erano internati in campi di lavoro e usati come schiavi nelle industrie chimiche ad alto rischio e nelle fabbriche di armamenti. Il lavoro per le organizzazioni paramilitari come la Todt o l’Organizzazione Paladino era in genere preferito dai prigionieri, pur essendo molto pericoloso, perchè consentiva di evitare l’arruolamento o la deportazione in Germania. Il lager venne chiuso il 12 ottobre 1944, a seguito di un pesante bombardamento alleato, che provocò anche diverse vittime tra i prigionieri. I fuggiaschi del campo furono quasi tutti nascosti in città: nelle chiese, nei conventi, negli ospedali e anche presso privati.
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71 – Caserme Rosse lager di Bologna
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Lia Aquilano, 1944, vengono i tedeschi ci prendono in casa. I rastrellamenti, i campi di concentramento nell’area toscana, romagnola, bolognese. Prima ricognizione, Bologna, Comitato regionale per le celebrazioni del 50. anniversario della Resistenza e della Liberazione Emilia-Romagna, 1995
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Lia Aquilano, L’Eucarestia nell’emergenza dell’autunno 1944: le Caserme rosse, in Eucaristia e vita dal medioevo ad oggi a Bologna, Bologna, Edizioni Dehoniane, 1988
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Luciano Bergonzini, Demografia, composizione sociale e condizioni di vita nella città in guerra, in Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 173
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Caserme Rosse, via di Corticella 147. Il lager di Bologna, 8 settembre 1943 - 12 ottobre 1944, Bologna, Anpi Bolognina - Comitato unitario democratico e antifascista della Bolognina e del Navile, 2007
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Caserme Rosse. Il lager di Bologna, un documentario di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari, Bologna, Carmont Picture Video Magazine, 2009
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Federico Gambetti, L’ultima leva. La scelta dei giovani dopo l’8 settembre 1943, Bologna, Ponte Nuovo, 1996
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Gabriele Ronchetti, La Linea Gotica. I luoghi dell’ultimo fronte di guerra in Italia, Fidenza (PR), Mattioli, 2009, p. 14
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