Una serie di risorse digitali dedicate alla documentazione della storia, della cultura, della società e delle istituzioni di Bologna e provincia con particolare attenzione all’800-900.
From the Chronology
Happened today, 18 December.
La consegna delle fedi nuziali per la Patria
Il 18 dicembre, a trenta giorni dall'applicazione delle sanzioni economiche contro l'Italia, in piazza Maggiore e in altri luoghi della città si effettua la consegna delle fedi nuziali alla patria.
Le fedi d'oro vengono sostituite con quelle d'acciaio benedette in Santo Stefano. Anche l'arcivescovo Nasalli Rocca dona la sua croce pastorale.
Mostra antologica di Virgilio Guidi
A cura dell'Ente Manifestazioni Artistiche viene inaugurata all'Archiginnasio una grande mostra antologica di Virgilio Guidi (1891-1984), curata da Francesco Arcangeli.
Guidi è stato, assieme a Morandi e Romagnoli, uno dei più longevi e influenti insegnanti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, occupando la cattedra di Pittura tra il 1935 e il 1961.
Nel 1981 verrà inaugurato a Venezia un museo a lui intitolato.
Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
Bombardamenti in periferia
I bombardamenti alleati risparmiano in questo periodo il centro cittadino, sul quale operano occasionalmente singoli veivoli, ma si accaniscono sulle attività produttive e sulle postazioni militari tedesche poste nella periferia a sud est.
In gennaio è colpito il grande calzaturificio Montanari nel rione Pontevecchio, mentre il 14 febbraio le bombe distruggono gran parte della villa Mazzacorati in via Toscana, che funziona come ospedale militare.
Fortunatamente è risparmiato il prezioso teatrino settecentesco all'interno del grande edificio. In seguito a queste incursioni inizia il controesodo della popolazione, che nei mesi precedenti è sfollata dal centro storico nella periferia lungo la via Emilia.
Cantiere 2 Agosto
L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna propone una maratona di storie delle vittime della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, affidandone la regia all’attore teatrale e regista Matteo Belli.
Per dodici ore, in vari punti della città, cittadini e turisti ascoltano le storie toccanti di uomini e donne, bambini e anziani, coinvolti nel più terribile massacro di civili del dopoguerra in Italia.
Di questo infame delitto, capitolo della "strategia della tensione", che ha insanguinato il paese negli anni Settanta-Ottanta, non si sono mai accertati i mandanti.
Edifici, giardini e canali
Notizie sugli edifici storici, i giardini e i canali di Bologna. Con mappa, bibliografie, immagini, link.
Canale di Reno - Grada
In seguito ad accordi con alcuni privati, nel 1208 il Comune di Bologna fece costruire una nuova chiusa sul fiume Reno a Casalecchio e un canale che entrava in città alla Grada. Il nome si riferisce alle due grate di ferro, tuttora visibili, usate per fermare i rami e le frasche trasportate dalla corrente e per impedire introduzioni clandestine di merci e di persone all’interno della cinta muraria. Il canale di Reno alimentava diverse lavorazioni.
Ex Chiesa di Santa Lucia
Fatta erigere dai Gesuiti, a partire dal 1623, su disegno di Girolamo Rainaldi. Il maestoso interno, a navata unica, riprende lo schema della chiesa del Gesù di Roma, con ricca decorazione in stucco. La facciata è rimasta incompiuta così come la parte absidale e la cupola. L’attuale abside è di Vincenzo Vannini (1840). All’interno si conserva una Madonna col bambino dello scultore Giuseppe Mazza. La chiesa, restaurata nel 1988, è ora adibita ad Aula Magna dell’Università.
Scrittori e scrittrici
Una mappa dedicata agli scrittori a alle scrittrici che hanno operato e vissuto a Bologna nell'800 e nel 900: i salotti, i caffè, le istituzioni culturali, le abitazioni.Un modo per conoscere e amare di più la città.
Giuseppe Mezzofanti
Un prodigio di lingue, Briareo delle parti del discorso, poliglotta ambulante che avrebbe dovuto vivere al tempo della torre di Babele, come interprete universale: miracolo vero e senza pretensione.
(G.G. Byron)
Giuseppe Gasparo Mezzofanti nasce a Bologna nel 1774. Fin da giovanissimo si distingue per la sua intelligenza e per la sua portentosa memoria. A quindici anni compie il corso di filosofia e padroneggia alcune lingue straniere, oltre il latino. Nella sua carriera scolastica acquisisce vaste nozioni in ogni materia, dalla storia alla botanica, e giunge alla piena conoscenza dei classici greci e latini.
Diviene soprattutto un eccezionale poliglotta, forse il più grande di tutti i tempi. Secondo il suo biografo arriva a conoscere 70 lingue e 45 dialetti. L'apprendimento avviene non solo sui libri, ma anche facendo pratica con missionari e forestieri ricoverati negli ospedali. Confessa però che in famiglia si esprime solo in dialetto bolognese.
Segue anche con profitto gli studi teologici e nel 1797 diviene sacerdote e prelato. Lo stesso anno, a soli 23 anni, ottiene la cattedra di lingue orientali all'Università di Bologna, lasciando nello sconcerto la commissione d'esame. Per il suo zelo viene a volte contestato dagli studenti di tendenze liberali.
Svolge anche una proficua attività pedagogica presso i rampolli dell'aristocrazia bolognese. La sua presenza è molto richiesta nei salotti e nelle case patrizie: la conversazione con lui è particolarmente gradita per il suo modo piacevole e il suo carattere mite e faceto.
Molti ospiti stranieri, quali Byron, Shelley, Stendhal desiderano conoscerlo per la sua fama di poliglotta. Secondo Stendhal, nonostante sia tanto sapiente, non è "affatto uno sciocco", mentre la contessa Potocka lo descrive come un tartufo dall'aria melliflua e traboccante di falsa modestia. Allo scultore Canova, gradito ospite a Bologna nel 1810, Mezzofanti dedica un canto in trenta lingue.
Nel 1815 diviene direttore della Biblioteca Universitaria. Non è raro trovarlo nella sala dei manoscritti, ma spesso è impegnato ad illustrare i tesori di Palazzo Poggi agli scienziati e agli studiosi in visita alla città. Nel 1817 costituisce una società per la pubblicazione del periodico "Opuscoli letterari", che per due anni ospita gli scritti degli esponenti della scuola classica romagnola.
Nel 1821, in casa del conte Marescotti, compone uno stravagante sonetto monosillabico, probabilmente unico al mondo:
A me la Fé daSe da Te l'hoBè fo i mie' dì
Nel 1830 è tra i fondatori dell'accademia letteraria dei Filopieri, amanti delle muse. Nel 1806 ha rifiutato l'invito di Napoleone a stabilirsi a Parigi, rifiuto ripetuto anche a papa Pio VII nel 1814. Nel 1831, invece, divenuto amico di papa Gregorio XVI, accetta di andare a Roma e mettersi al servizio della Congregazione per la Propaganda della Fede.
Nel 1938 è elevato alla porpora cardinalizia: alle "dimostrazioni di pubblica gioia", che si tengono a Bologna in suo onore, partecipano anche gli abitanti dei borghi popolari, che si identificano in questo prete di umili origini, figlio di un falegname. Secondo Giacomo Leopardi la sua elezione a Prelato Domestico e protonotario apostolico, quindi a Prefetto della Biblioteca Vaticana, è dovuto non a meriti filologici, ma "gesuitici". Mezzofanti è infatti in stretti rapporti con i Gesuti fin da bambino, quando a Bologna frequentava le scuole pie.
Muore a Roma nel 1849. Alla Biblioteca Universitaria, nel posto dove "ordinariamente" sedeva, è collocato un busto in suo onore da parte del bibliotecario e presidente del Collegio dei filologi Liborio Veggetti.
Carlo Pepoli
Nasce nel 1796 da un ramo della famiglia Pepoli, una delle più antiche e nobili a Bologna. Fin da giovane si distingue come letterato e poeta. È autore tra l'altro di un Vangelo di San Matteo in dialetto bolognese, pubblicato a Londra nel 1862. Anche Gioacchino Rossini musica alcune sue liriche. È un nobile
capace di sentimenti forti, di convinzioni salde, di valori etico-politici radicati fra cui quello della resurrezione della patria, della nazione. Sincero e coerente nella difesa della nobiltà e, nello stesso tempo, anche della dignità e libertà nazionale. (Berselli)
Vice-presidente dell'Accademia dei Felsinei, nel 1825 accoglie a Bologna Giacomo Leopardi. Il 28 marzo 1826, nella sede dell'Accademia, il poeta marchigiano legge una epistola in versi a lui dedicata.
Dopo i falliti moti del 1831, in cui è stato membro del governo provvisorio, è iscritto nel Libro dei compromessi politici come uno dei principali fautori del liberalismo ed è condannato all'esilio perpetuo. E' quindi costretto a lunghi soggiorni all'estero. Entra nella Legione straniera francese con il grado di tenente e combatte contro gli arabi in Algeria.
Fra il 1832 e il 1834 collabora al periodico mazziniano "La Giovine Italia": si sente "fratello di quanti sono tra il mare e l'Alpi".
Nel 1833 pubblica a Ginevra Prose e Versi, raccolta in due volumi dei suoi scritti. A Parigi conosce Bellini e collabora con il giornale dei fuoriusciti "Exilé". Per lui compone il libretto dei Puritani. Passa infine a Londra, dove fino al 1847 è professore di lingua e letteratura italiana all'University College.
Rientra definitivamente a Bologna dopo la partenza degli Austriaci nel 1859. Al suo ritorno è eletto deputato dell'Assemblea costituente delle Romagne e poi al Parlamento italiano.
Dal 1860 insegna filosofia e filologia all'Università di Bologna - della quale è anche Reggente per breve periodo - ed è Segretario dell'Accademia di Belle Arti. Fino al 1880 è nel collegio di lettere e filosofia. E' affiliato alla Loggia massonica "Concordia umanitaria", poi confluita nella Loggia "Galvani".
Nel 1862 assume la carica di sindaco di Bologna, dopo la rinuncia di Lodovico Berti, e la tiene fino al 1866. Dal 1862 alla morte, avvenuta nel 1881, è Senatore del Regno.
Bologna dei fumetti
Bologna dei fumetti elenca tutti gli autori e le storie ambientate nei luoghi della città di Bologna.
La critica, le scuole, i festival, i premi
Si può dire che gran parte della critica più autorevole del fumetto è nata a Bologna, in ambito universitario e non.
Dai pionieristici studi di Umberto Eco, con Apocalittici e integrati, ad autorevoli corsi e saggi sul linguaggio e la semiotica dei fumetti, da parte di studiosi come Daniele Barbieri e Omar Calabrese, a introduzioni critiche del fumetto nel contesto del più vasto mondo dell'arte e della comunicazione visuale da parte di docenti del DAMS, quali Renato Barilli, Francesca Alinovi, Roberto Daolio, Carlo Branzaglia.
Presentazione
“Non sono cose che cambiano da un giorno all'altro, vanno con lo spirito del tempo, sono tendenze generali che non dipendono soltanto dal fumetto, ma da un contesto culturale molto più ampio, su cui nessuno ha il controllo”
Daniele Barbieri, cit. da: Del fumetto: conversazione di Otto Gabos e Menotti ("Parol" 10 - marzo 1994)
Bibliografie
Percorsi di lettura per imparare a conoscere la città di Bologna.
Scrittori sotto i portici
A Bologna all'inizio del secolo la nuova generazione universitaria si allontana dal classicismo, erudito, carducciano imperante nell'800 e prende a modello D'Annunzio.
Tra i giovani che aderiscono all'estetismo simbolista vi sono Luigi Federzoni e Manara Valgimigli.
Belle Époque
Gli anni a cavallo tra Otto e Novecento costituiscono un periodo di grandi trasformazioni per Bologna: con l'abbattimento delle mura e la costruzione della centralissima via Rizzoli si comincia a realizzare il Piano Regolatore del 1889; si edificano nuovi quartieri periferici, si introducono moderni servizi quali i tram, l'acqua potabile nelle case, la luce elettrica ...
Sindaci del dopoguerra
Questa sezione di Bologna online ospita informazioni sui sindaci di Bologna nel secondo dopoguerra. Offre schede biografiche, notizie sui loro mandati e la composizione delle giunte; segnala inoltre libri, saggi, articoli disponibili nella biblioteca Salaborsa.
Sergio Cofferati
Sergio Gaetano Cofferati nasce a Sesto ed Uniti, in provincia di Cremona, il 30 gennaio del 1948. Dopo il diploma di perito meccanico, si iscrive alla Statale di Milano, facoltà di matematica.
Walter Vitali
Walter Vitali è nato a Minerbio, in provincia di Bologna, il 30 settembre 1952. È laureato in Filosofia all'Università di Bologna con una tesi sull'organizzazione delle federazioni di Bologna e Imola del PCI dal 1945 al 1986.
Nuvole in Appennino
Può capitare che gli autori di fumetti - tipi strani, un po' matti, solitari - si ritirino a disegnare o a vivere fuori città, portando con sé solo carta e matita. Ogni tanto, però, nei loro lontani rifugi si radunano e allora son chiacchiere e bicchieri di vino.