Giardini
Giardino del Guasto
Il giardino, realizzato da Gennaro Filippini nel 1974, è un originale esempio di moderno intervento in uno dei due storici “guasti” della città (l’altro è la Montagnola). Un tempo il luogo era parte del vasto e sontuoso palazzo dei Bentivoglio, signori di Bologna sino al 1506, ridotto in macerie dalla furia popolare l’anno seguente. Il Guasto dei Bentivoglio rimase in abbandono sino a metà del Settecento, quando su buona parte dell’area sorse il Teatro Comunale; la parte rimasta fu delimitata ai primi dell’Ottocento da muri di sostegno in selenite. Dalla piazzetta di largo Respighi, attrezzata per la sosta e ombreggiata da esemplari di ginkgo, una doppia rampa conduce al giardino vero e proprio. Lo spazio pensile, rinfrescato da un percorso d’acqua, è caratterizzato da uno studiato impiego del cemento, sagomato in forme evocative del continuo variare della natura, che mira a stimolare la fantasia dei bambini e la loro libera espressione nei giochi. Gruppi di aceri, alberi di Giuda, bagolari, carpini, brussonezie e tassi sono disposti a corona sulle scarpate. Durante il restauro del 2000 un secondo ingresso è stato aperto in via del Guasto.
Approfondimenti
- Gennaro Filippini, Il Giardino del Guasto, in Il giardino ritrovato, a cura di Raffaella Palmieri, Bologna, Edizioni Synergon, 1993, pp. 66-68
- Centro Villa Ghigi (a cura), Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, Bologna, Compositori, 1996, p.80
- Bologna nel verde. Parchi e giardini della città, fotografie Gabriele Angelini, testi Carlo Ferrari, Mino Petazzini, Paola Rubbi, Bologna, L'inchiostroblu, 2002, p. 151
- Giampiero Cuppini, I palazzi senatorii a Bologna. Architettura come immagine del potere, Bologna, Zanichelli, 1974, pp. 51-54
- Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità. Seconda serie, Bologna, Tamari, stampa 1976, pp. 72-73