Edifici storici
Ex monastero dei SS. Naborre e Felice detto Abbadia
Si suppone che qui fosse la prima sede episcopale della città, al tempo del proto-vescovo San Zama. La riorganizzazione operata dai monaci Benedettini, che vi si stabilirono nel 1110, ha lasciato tracce nell'esterno dell'antica chiesa, restaurata nel 1950, e nella sottostante cripta. Altre parti antiche sono il campanile, della fine del XIV secolo, e un chiostro a doppio loggiato del XV secolo.
Approfondimenti
- Umberto Beseghi, Introduzione alle chiese di Bologna, 4. ed., Bologna, Tamari, 1964, pp. 231-232
- Umberto Beseghi, Palazzi di Bologna, 2. ed., Bologna, Tamari, 1957, p. 346
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 39
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, pp. 238-239
- Tiziano Costa, Chiese di Bologna. Storia, arte e cronaca, Bologna, Costa, 2009, pp. 132-135
- Silvia D'Altri, La cripta di S. Zama, Bologna, Costa editore, 1997
- Due scritti inediti di Giuseppe Rivani , in: "Strenna storica bolognese", 1968, pp. 65-97 (Contiene: L'Abbadia dei Ss. Naborre e Felice ora Ospedale militare di Bologna)
- Mario Fanti, S. Maria della Carità in Bologna, una parrocchia nella città, San Lazzaro di Savena, SAB, 1991
- Marcello Fini, Bologna sacra. Tutte le chiese in due millenni di storia, Bologna, Pendragon, 2007, pp. 169-170
- Paola Foschi, Domenico Cerami, Renzo Zagnoni, Monasteri benedettini nella diocesi di Bologna (secoli VII-XV), a cura di Paola Foschi, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 265-269