Arboreto del Pilastro
Il parco, che si estende per circa 10 ettari e include due antichi nuclei rurali, è stato completato nel 1997. Numerosi elementi consentono ancora di cogliere la passata destinazione agricola dei terreni: cavedagne, scoline fiancheggiate da salici bianchi, filari di aceri campestri, grandi ciliegi, una siepe di biancospino, acero campestre e olmo lungo via del Pilastro e, nei pressi di uno degli edifici, un monumentale gelso capitozzato. La maggior parte delle piante è tuttavia di recente introduzione e rivela l’intenzione di caratterizzare il parco con una insolita ricchezza botanica. Nella parte meridionale specie rigorosamente autoctone (frassino, farnia, pioppo bianco, pioppo nero, acero campestre, biancospino, ginestra) formano un’ampia fascia di protezione dallo scalo ferroviario. Nella parte centrale, concepita come un vero e proprio arboreto, i prati si alternano a macchie alberate e siepi dove sono state messe a dimora più di 100 specie diverse di alberi e arbusti a foglia caduca, tra cui antiche varietà di meli, peri, pruni, varie specie di salici ed essenze ornamentali poco utilizzate come le esotiche hickory, zelkova e sterculia.
Nota: il monumentale gelso capitozzato è stato da tempo abbattuto (Giuseppina Camellini - Interventi per il Verde)
- Centro Villa Ghigi (a cura), Parchi e giardini di Bologna. Una guida sul verde della città, Bologna, Compositori, 1996, p. 226
- Il verde urbano a San Donato. Laboratorio, in: Sposta il tuo Centro. Quartiere San Donato, Città di città, Bologna, Tipografia del Comune di Bologna, 2008, pp. 42-45