Riorganizzazione degli ospedali per l'assistenza ai malati Covid-19
L'ospedale Bellaria, sulle colline di San Lazzaro di Savena, diventa il primo ospedale Covid-19 dell'area bolognese. Dal 13 marzo sono a disposizione 13 letti di terapia intensiva e altri 16 saranno allestiti nella settimana successiva. Servirà come ospedale Covid anche per il circondario imolese.
Intanto il 14 marzo entrano in funzione due tende per il triage installate all'esterno dell'ospedale Maggiore e del Policlinico Sant'Orsola.
Il 17 marzo il Padiglione 25 del Policlinico Sant'Orsola accoglie il primo paziente affetto da Coronavirus. Si tratta di un reparto ormai in disuso da alcuni anni, ristrutturato e riattivato a tempo di record (meno di una settimana) per affrontare la pandemia.
La capienza iniziale è di 8 posti di terapia intensiva - i primi 4 subito occupati - espandibili a 14. Ha un accesso riservato e ha a disposizione una radiologia dedicata, dotata di TAC
A guidare il reparto per il periodo dell'emergenza è stato chiamato il prof. Guido Frascaroli, ex direttore di rianimazione. L'equipe è formata da oltre 130 tra medici, infermieri e OSS.
Nelle settimane successive saranno allestite altre due ali, in grado di accogliere 60 pazienti in più. In un mese al Padiglione 25 saranno ricoverati circa 70 pazienti affetti da Coronavirus, molti dei quali in terapia intensiva.
All'inizio di aprile la rete ospedaliera bolognese avrà a disposizione 830 posti letto dedicati ai pazienti Covid-19, articolati in vari ospedali - il Maggiore, il Sant'Orsola, il Bellaria e altre strutture dell'area metropolitana - per diversi gradi di intensità clinica e assistenziale. Di questi, 128 saranno di terapia intensiva.