Il Nuovo Forno del Pane
Nasce il Nuovo Forno del Pane. In occasione della presentazione ufficiale del progetto avviene l'accensione simbolica dei forni dell'ex panificio municipale e, dopo tanto tempo, il fumo esce di nuovo dalle ciminiere.
Nel periodo della pandemia Covid, il Mambo, Museo d'Arte Moderna di Bologna, ridefinisce il suo ruolo: da luogo espositivo si trasforma in centro di produzione artistica, proponendosi come sostegno e aiuto di figure professionali in difficoltà: pittori, scultori, fotografi, grafici.
In maggio l'Istituzione Bologna Musei ha lanciato una open call rivolta ad artisti domiciliati a Bologna, privi di un laboratorio o di un atelier.
Degli oltre 200 che hanno risposto ne sono stati scelti 12. La maggior parte di essi abitano e operano in città, ma provengono da diverse parti d'Italia e del mondo, dalla Mongolia al Ruanda.
Per sei mesi gli spazi della sala delle ciminiere si trasformano in una comunità di artisti e creativi. Il pubblico può vedere il loro lavoro in progress, entrando a giorni stabiliti.
Il Forno che Francesco Zanardi, il “sindaco del pane”, volle per sfamare i bolognesi durante la grande guerra, diventa “forno, incubatore della creatività”, uno spazio messo a disposizione degli artisti “per ripartire, per rinascere dopo l'emergenza Coronavirus”.
Museo come territorio di Esperienza, a cura di Cristina Francucci, Mantova, Corraini, 2016
Brunella Torresin, L'arte moderna in galleria, in: Bologna quarant'anni. Venti storie del passato, venti idee per il futuro, a cura della redazione di Repubblica Bologna, Roma, La Repubblica - Bologna, Pendragon, 2020, p. 55
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