Coronavirus: scatta la "fase due"
Dal 4 maggio scatta la cosiddetta “fase due” dell'emergenza Coronavirus. Terminato il lockdown - la chiusura pressoché completa di tutte le attività iniziata a marzo - vi sono nuove regole per la frequentazione dei luoghi pubblici e dei parchi, le visite ai parenti, la riapertura delle aziende.
Nei locali pubblici è obbligatorio portare la mascherina. Restano inoltre le regole anti-contagio del distanziamento fisico di almeno un metro e l'igiene frequente e accurata delle mani.
Il sindaco ha deciso di non filtrare l'ingresso ai parchi, appellandosi al senso di responsabilità dei bolognesi. Sui mezzi pubblici, oltre all'obbligo di mascherina per la durata della corsa, alcuni sedili non sono utilizzabili, per consentire un distanziamento corretto.
Sul fronte del lavoro riparte il comparto manifatturiero, l'edilizia, il commercio all'ingrosso. Si tratta di circa 80 mila imprese e di otto occupati su dieci della provincia di Bologna.
La mattina del primo giorno di riapertura nel centro la situazione è tranquilla. Non ci sono folle in giro, solo alcune mamme con bambini, giovani che si allenano e fattorini che consegnano la spesa. In stazione nessun assalto ai treni. Il flusso dei viaggiatori è scarso.
Nei parchi non si vedono i temuti assembramenti. La maggior parte dei frequentatori indossa la mascherina e non si notano più di due persone insieme. Alcune aree gioco sono aperte nonostante i divieti e i bimbi ne approfittano.
Rosario Di Raimondo, Tutti a casa, in: Bologna quarant'anni. Venti storie del passato, venti idee per il futuro, a cura della redazione di Repubblica Bologna, Roma, La Repubblica - Bologna, Pendragon, 2020, p. 117
Il Resto del Carlino Bologna Cronaca - 3 maggio 2020 - Fase 2 Bologna, cosa cambia. Il vademecum
ANSA.it Emilia-Romagna - Fase 2: più movimento a Bologna ma nessuna folla in giro - 04 maggio 2020