Sgombero del centro sociale XM24
Inizia all'alba del 6 agosto lo sgombero, da parte delle forze dell'ordine, del centro sociale XM24. Alcuni attivisti sono asserragliati sul tetto, mentre i blindati di polizia e carabinieri circondano la zona dell'ex Mercato Ortofrutticolo, nel quartiere Bolognina. Il lavoro delle ruspe è disturbato solo dalla protesta sonora dei coperchi e delle pentole battute dai manifestanti.
Durante la giornata si è svolge in Questura un incontro tra l'assessore del Comune e alcuni attivisti, per trovare una nuova sede, che consenta di dare continuità alle attività del centro.
Verso sera la trattativa si conclude con un accordo, che prevede l'assegnazione entro pochi mesi di locali adeguati e che riconosce “l'importanza della progettualità politica sociale e culturale” di Xm24.
XM24 è nato nel 2002, grazie a una concessione dell'allora sindaco Giorgio Guazzaloca a un gruppo di attivisti provenienti dall'esperienza del Bologna Social Forum e da Contropiani.
Nel 2006 l'area del centro sociale è stata inserita nel piano particolareggiato della Trilogia Navile, che ha comportato una radicale trasformazione urbanistica dell'intero rione, con la sfortunata coincidenza di una grave crisi edilizia.
Il 29 giugno, di fronte all'incertezza delle prospettive e con l'ordinanza di sfratto in corso, gli attivisti del centro sociale hanno organizzato un grande corteo, che ha attraversato la città con lo slogan "XM24 contro il nulla che avanza".