La Tecnosfera è il tema centrale di Fotoindustria 2019
Dal 24 ottobre al 24 novembre si tiene la IV Biennale di Fotografia dell'Industria e del Lavoro, promossa dalla Fondazione MAST.
Sono aperte 11 mostre in vari luoghi della città, compresa la grande mostra Anthropocene, aperta da alcuni mesi nella sede del MAST in via Speranza.
Il tema centrale della Biennale è il costruire, attività cruciale, che dà forma all'insieme delle strutture messe in campo dagli uomini “per garantire la loro sopravvivenza sulla terra”: quella che il geologo Peter Haff ha chiamato Tecnosfera.
Tra gli artisti rappresentati vi sono maestri, che fanno parte a pieno titolo della storia della fotografia: Lisetta Carmi, Luigi Ghirri, l'ungherese di origine ebraica André Kertész, il tedesco Albert Renger-Patzsch, del quale è presentata, nelle sale della Pinacoteca Nazionale, una sorprendente serie di immagini sulla regione mineraria della Ruhr.
Vi sono inoltre artisti emergenti, impegnati su vari fronti con proposte innovative: dal progetto Prospecting Ocean di Armin Linke sui fondali marini, alle serie di Délio Jasse su Luanda, città africana con il destino di megalopoli.
Dalla rassegna di Matthieu Gafsou sul Transumanesimo - movimento che propugna l'introduzione nuove protesi e prodotti tecnologici, che amplificano le capacità umane - fino alla collezione improbabile di rifiuti, raccolta con lo scanner dal fotografo giapponese Yosuke Bandai, esposta al Museo della Musica.