Leonardo Cremonini, pittore di fama internazionale, muore a Parigi il 12 aprile. Nella capitale francese era solito risiedere per lunghi periodi con la moglie Roberta Crocioni, anch'essa pittrice.

Nato a Bologna nel 1925, era figlio di un ferroviere e fu proprio il padre a trasmettergli la passione per l'arte.

Nel 1941, grazie a una borsa di studio del Collegio Venturoli, poté frequentare l'Accademia di Belle Arti di Bologna, avendo come maestri Alfredo Protti, Farpi Vignoli, Luciano Minguzzi e Guglielmo Pizzirani, al quale lo legò una profonda amicizia, condivisa con il compagno pittore Dino Boschi.

Dal 1945 andò a studiare a Brera e frequentò l'ambiente artistico milanese. Ebbe relazioni amichevoli con Mario Sironi, Giò Ponti, Marco Valsecchi, Lamberto Vitali.

Nel 1950 a Venezia, a contatto con personalità quali Virgilio Guidi, Peggy Guggenheim, Giuseppe Marchiori, il suo stile mutò profondamente: distaccandosi completamente da soluzioni accademiche, cominciò a "disegnare l'immaginazione".

Durante la vita cambiò spesso il suo luogo di residenza e di ispirazione: Parigi, Ischia, la Bretagna, le Eolie, Procida, l'Andalusia, esponendo soprattutto a New York e Parigi.

Molte città nel mondo, compresa la natia Bologna, hanno ospitato sue mostre retrospettive. Nel 1979 l'artista ha ricevuto il premio del Presidente della Repubblica Italiana all'Accademia nazionale di San Luca, della quale è stato direttore tra il 2005 e il 2006.