La mostra "Bologna avanguardia futurista"
A Palazzo Saraceni in via Farini, nella sede della Fondazione Carisbo, apre il 5 febbraio la mostra Bologna avanguardia futurista, curata da Beatrice Buscaroli.
Essa intende commemorare il centenario del primo manifesto futurista, promosso da Filippo Tommaso Marinetti e pubblicato in anteprima il 5 febbraio 1909, con una semplice introduzione e senza commenti, sul giornale "La Gazzetta dell'Emilia" (la comparsa su "Le Figaro" è del 20 febbraio).
Sono esposti inoltre numerosi documenti, sculture e dipinti rari esponenti del futurismo a Bologna, quali Athos Casarini, Tato (Guglielmo Sansoni) e Angelo Caviglioni.
La sezione Bologna 1914 ripercorre la clamorosa serata futurista del 19 gennaio, trascorsa, a suon di fischi, applausi e cazzotti, tra il teatro del Corso e il Caffé San Pietro, e la "leggendaria" esposizione di un giorno, tra il 20 e il 21 marzo, nei sotterranei dell'hotel Baglioni.
Ad essa presero parte alcuni artisti non futuristi, ma interessati alle vicende del movimento marinettiano: Severo Pozzati, Mario Bacchelli, Osvaldo Licini, Giorgio Morandi, Giacomo Vespignani. Gli ultimi tre conobbero il capo futurista tramite l'amico Balilla Pratella.
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- Palazzo Saraceni - via Farini (BO) - 2009 - Copertina del catalogo
- 5 febbraio 1909: Bologna avanguardia futurista, a cura di Beatrice F. Buscaroli, Bologna, Bononia university press, 2009
- Almanacco di Bologna 2009, Bologna, Geper, 2010, p. 50