Viene ripristinata la ruota idraulica dell’opificio della Grada
Torna a girare la ruota dell’antico opificio di via della Grada, oggi sede del Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del canale di Reno.
Nell’antico edificio, adibito tra il 1861 e il 1863 a “pellacaneria” (opificio per la concia delle pelli, in cui l'energia idraulica muove un “mulino da galla”) è previsto in futuro un Centro sulle acque, dedicato al sistema di canali e mulini che alimentavano l’economia bolognese in tempi moderni.
La ruota della Grada, di 4 metri e mezzo di diametro e interamente in legno, è stata ricostruita sulla base di progetti originali del ‘700.
Era stata demolita alla fine dell’800 per far posto a due turbine che alimentavano le sale per i raggi X dell’ospedale Rizzoli.
- L'acqua tra passato e futuro. Itinerari storici e naturalistici della provincia di Bologna, a cura di Legambiente Imola Medicina, ecc., Rastignano, Officine grafiche Litosei, 2012
- Tiziano Costa, Il grande libro dei Canali di Bologna, Bologna, Costa, 2005, pp. 40-42
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- Giorgio Tabarroni, La Grada e l'opificio cui essa ha dato il nome, in Acque nascoste. Antichi manufatti e nuovi recuperi lungo i corsi d'acqua della citta di Bologna, a cura di G. Pesci e C. Ugolini, Bologna, Editrice Compositori, 1997, pp. 79-85
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