Muore l'olimpionica bolognese Ondina Valla
Muore a L'Aquila, dove risiedeva ormai da tanti anni, Ondina Valla (1916-2006), la prima atleta italiana a vincere una medaglia d'oro alle Olimpiadi.
Il suo vero nome era Trebisonda, scelto dal padre, che nel vicolo omonimo aveva la sua officina meccanica. Era nata a Bologna il 20 maggio 1916, dopo quattro fratelli maschi.
A Berlino nel 1936 trionfò negli 80 metri a ostacoli. Il risultato fu in dubbio per diversi minuti, per l'arrivo contemporaneo sul filo di lana di ben quattro atlete, tra le quali la sua compagna-rivale bolognese Claudia Testoni (1915-1998). Per accertare la vittoria fu utilizzato una sorta di fotofinish: la Ziel-Zeit-Kamera, fornita dalla ditta tedesca Zeiss.
Dopo la vittoria di Berlino Ondina divenne per il fascismo un esempio delle virtù sportive e della tempra salutare della gioventu' italiana. La chiamavano "il sole in un sorriso". In carriera vinse 14 titoli italiani in varie specialità dell'atletica, tra le quali il pentathlon.
Come premio per la vittoria di Berlino ebbe in regalo cinquemila lire, una medaglia, l'abbonamento allo stadio e un posto come impiegata alla Casa del Fascio. Le fu inoltre regalata una quercia, che venne piantata vicino allo stadio del Littoriale, dove si trova tuttora.
- La Bologna dell'UISP. Sportpertutti e per tutta la vita 1948-2008, a cura di Bruno Di Monte, Franco Vannini, Bologna, Minerva, 2008, p. 29 (foto)
- Adalberto Bortolotti, Nonna Ondina Valla benedice l'atletica, in "Bologna ieri, oggi, domani", 5 (1992), pp. 104-107
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- Ondina, la vittoria di un sorriso, mostra promossa da CONI Provinciale di Bologna, a cura di Stefano Stagni e Cristina Martini, Bologna, Coni, 2007
- Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, pp. 130-131, 184
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