Sgomberate e abbattute le baracche dei rom sul Lungoreno
Alle 8 del mattino comincia sotto una pioggia battente lo sgombero degli accampamenti dei clandestini rumeni in riva al Reno. Le ruspe abbattono decine di baracche in legno e lamiera.
Le famiglie dei migranti sono state trasferite poco prima in autobus in un'area attrezzata in San Donato, in via Santa Caterina di Quarto, nei container della Protezione civile.
Lo sgombero fa parte della politica di difesa della legalità sostenuta da Sergio Cofferati, che i giovani dei centri sociali chiamano il "sindaco sceriffo".
Nel corso dell'operazione tredici clandestini vengono fermati e quindi rinchiusi al CPT, il centro di detenzione temporanea di via Mattei.
Le ruspe entreranno più volte in azione nel 2006 contro accampamenti abusivi in vari punti della città. Il 18 novembre 2006 il campo nomadi di via Scandellara prenderà fuoco e oltre cento rumeni clandestini saranno costretti a scappare in piena notte.
- La colonna senza fine. L'odissea dei Rom rumeni a Bologna, dal 2002 ad oggi, da un'idea di Elisa Mereghetti, Valerio Monteventi, regia Elisa Mereghetti, Bologna, Ethnos ecc., 2008, dvd
- Adriana Comaschi, Lungoreno, il giorno dello sgombero, in: "L'Unità", cronaca di Bologna, 17 novembre 2005
- Serafino D'Onofrio, Valerio Monteventi, Berretta rossa. Storie di Bologna attraverso i centri sociali, Bologna, Pendragon, 2011, p. 172
- Gianfranco Paganelli, La storia siamo anche noi... Quarantennale del Centro Santa Viola, Bologna, Casa di Quartiere, Centro sociale, ricreativo e culturale "Santa Viola" APS, 2020, pp. 182-183
- ROManzi: quando il Reno tornò ad essere un fiume. Dopo lo sgombero del lungo Reno, percorsi di inclusione e autonomia. - Crevalcore, La piccola carovana coop. sociale, 2008